Modalità di attuazione delle previsioni del Piano Strutturale

Dopo l'approvazione del Piano Strutturale, l'Ufficio Pianificazione Urbanistica del Comune di Arezzo è attualmente impegnato nella redazione del Regolamento Urbanistico

Ultimo aggiornamento: 31/10/2008

Questo atto non esaurisce comunque le possibili modalità di attuazione del Piano Strutturale: per le previsioni in esso contenute, relative a trasformazioni del territorio che richiedano l'esecuzione programmata e contestuale di interventi pubblici e privati, i Comuni possono avvalersi dei cosiddetti Piani Complessi d'Intervento.

L'amministrazione comunale ha ritenuto che lo strumento del piano complesso debba essere utilizzato per alcune aree strategiche ritenute prioritarie e organiche al progetto di riassetto e rilancio del centro urbano di Arezzo: sono l'area della Lebole, l'area della Catona e l'area dell'ex scalo merci. Per l'area Lebole, obiettivi sono la risoluzione delle problematiche relative all'assetto viario in particolare l'adeguamento del raccordo autostradale e un sistema di accesso all'area e a quella del Centro Affari con contestuale risoluzione del nodo tra tangenziale urbana e raccordo autostradale. Raccordi ciclabili con il centro storico e le altre aree della città, parziale recupero delle strutture produttive ove possibile, edificazione di strutture di alta qualità architettonica che nobilitino l'ingresso alla città.

Per la Catona è in progetto un nuovo quartiere residenziale con spazi aperti a verde, integrando l'edificato esistente secondo principi insediativi che non compromettano la percezione della campagna, percorsi pedonali e ciclabili e una ricollocazione delle attività commerciali e terziarie.

Per l'ex scalo merci, area comprendente anche il parcheggio Baldaccio e l'attuale deposito container, sono previsti un secondo accesso a sud alla stazione ferroviaria, dalla direttrice di via Masaccio, un secondo tunnel di collegamento con la zona di Pescaiola e la riqualificazione urbanistica che lo trasformi nello snodo del futuro sistema della mobilità cittadina e del collegamento al sistema del trasporto pubblico.

Gli indirizzi assunti dall'amministrazione ai fini dell'attuazione del piano strutturale procedono dunque su un triplice binario:

  1. - Primo, la redazione del Regolamento Urbanistico secondo precisi contenuti quali il recupero e la riqualificazione del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente e la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico, architettonico, paesaggistico e ambientale che prevedano nuovi impegni di suolo solo se finalizzati alla riqualificazione di frazioni o parti di città con quote di edilizia agevolata e sovvenzionata che diano una risposta concreta alla richiesta di alloggi da parte della popolazione con fasce di reddito medio-basso.
  2. - Secondo, la redazione di piani complessi di intervento per l'attuazione delle aree strategiche sopra individuate. Detti piani seguiranno un iter contestuale all'adozione del Regolamento Urbanistico che dovrà poi necessariamente recepirli.
  3. - Terzo, il ricorso alle varianti al P.R.G. vigente ma coerenti con il Piano Strutturale approvato, per i casi di interesse pubblico e che risultino improrogabili e urgenti. Tali varianti dovranno essere comunque concordate con il progettista del Regolamento Urbanistico e seguiranno un iter contestuale a quest'ultimo nell'ambito di un'impostazione che non perda di vista un quadro di generale coerenza.