Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 47 Vincolo Idrogeologico

1. Il PS individua e disciplina il sistema idrografico del territorio comunale sulla base delle disposizioni dell'art.16 della Disciplina del PIT-PPR.e dell’art. 15 della disciplina del PGRA del Distretto Appennino settentrionale.

1.1 Gli ambiti di vocazione ai fini della riperimetrazione del Vincolo Idrogeologico, di cui al PTCP di Arezzo, sono riportati nella Carta C 5.3- Carta dei vincoli ambientali.

1.2 I contesti fluviali, di cui al comma 3, lettera a) dell’art. 16 della disciplina del PIT/PPR ed alla lettera b) dell’art. 6 della disciplina del PGRA del Distretto Appennino settentrionale, sono riportati nella Carta C 5.3 - Carta dei vincoli ambientali.

I contesti fluviali identificano fasce di territorio caratterizzate da una continuità fisica, morfologica, biologica e percettiva con il corpo idrico, anche in considerazione della presenza di elementi storicamente e funzionalmente interrelati al bene medesimo. Tali aree rivestono un particolare interesse per la salvaguardia delle peculiarità ambientali, culturali e paesaggistiche associate al reticolo idraulico, per la gestione del rischio idraulico e la tutela regime ottimale dei deflussi idrici.

2. Per la tutela e salvaguardia dei contesti fluviali il PS persegue, fatte salve le disposizioni di cui alla pianificazione di bacino, alle norme in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua, gli obiettivi di cui alla Disciplina del PIT/PPR:

  1. a) conservare e migliorare i caratteri di naturalità degli alvei, delle sponde, del contesto fluviale, come definito al precedente comma 1.2 e delle aree di pertinenza fluviale come riconosciute dai Piani di assetto idrogeologico;
  2. b) salvaguardare i livelli di qualità e il buon regime delle acque, con particolare riferimento al mantenimento del Deflusso Minimo Vitale (DMV), al trasporto solido, alle aree di divagazione dell'alveo e quelle necessarie alla sua manutenzione e accessibilità;
  3. c) tutelare la permanenza e la riconoscibilità dei caratteri morfologici, storico-insediativi, percettivi e identitari dei contesti fluviali;
  4. d) conservare e valorizzare i servizi ecosistemici offerti dagli ambienti fluviali, anche migliorando la qualità delle formazioni vegetali ripariali e dei loro livelli di maturità, complessità.

2.1 Ai fini della gestione del rischio idraulico e della tutela del buon regime dei deflussi, il PS persegue i seguenti obiettivi:

  • a) favorire il mantenimento, la riqualificazione e lo sviluppo dei sistemi fluviali e le destinazioni d’uso compatibili con la funzione idraulica e di salvaguardia ambientale dell’area, senza pregiudicare l’assetto ecologico del reticolo esistente;
  • b) incentivare forme di salvaguardia e di tutela, anche attraverso la gestione e manutenzione dei corsi d’acqua, delle sponde, delle fasce e della vegetazione ripariale e delle aree limitrofe;
  • c) incentivare forme di intervento che assicurino l’incremento delle superfici permeabili e il mantenimento e lo sviluppo degli spazi aperti.

3. Per i contesti fluviali il piano operativo definisce strategie, misure e regole e discipline al fine di:

  • a) tutelare e riqualificare i caratteri morfologici e figurativi dei fiumi e torrenti in relazione al contesto fluviale ed agli aspetti storico-culturali del paesaggio ;
  • b) evitare i processi di artificializzazione degli alvei e delle aree di pertinenza fluviale e ulteriori processi di urbanizzazione nei contesti fluviali;
  • c) promuovere forme di fruizione sostenibile del fiume e dei contesti fluviali;
  • d) migliorare la qualità ecosistemica dell'ambiente fluviale, anche mediante interventi di ricostituzione della vegetazione ripariale, con particolare riferimento ai corridoi ecologici ed alle direttrici di connessione fluviali da riqualificare;
  • e) tutelare gli habitat ripariali e fluviali di interesse regionale e/o comunitario e le relative fitocenosi;
  • f) favorire il mantenimento, la manutenzione e il ripristino delle opere di sistemazione idraulico agraria;
  • g) perseguire la compatibilità ambientale e paesaggistica degli interventi in alveo e nelle aree di pertinenza fluviale;
  • h) riqualificare gli ecosistemi fluviali alterati.