Art. 112 UTOE 01 Sistema urbano della città murata
PUC.1.01. Telecom
Obiettivi
- - Riqualificazione edilizia e urbanistica dell'area di piazza Fanfani.
- - Riqualificazione urbana dell'area quale area di cerniera tra centro storico e sistema viario di accessibilità esterno alle mura.
- - La ricomposizione dei fronti verso via Francesco Petrarca e Via Porta Buia dovrà garantire il mantenimento dei collegamenti pedonali tra la piazza e queste stesse strade attraverso la realizzazione di portici, gallerie, varchi nella cortina edilizia.
Criteri per un corretto inserimento paesaggistico
- - Al fine di un inserimento armonioso nel contesto i nuovi fronti edilizi dovranno essere allineati e definiti in continuità con le facciate limitrofe all’area di intervento attraverso l’utilizzo di materiali, colori, altezze e linguaggio architettonico, riferito sia ai manufatti edilizi che alle soluzioni definite per gli spazi aperti e le relazioni con il contesto, opportunamente integrati con l’intorno.
- - Il morfotipo di riferimento da riproporre è del tipo TR1
Prescrizioni e indicazioni per la salvaguardia dell’intervisibilità e figurabilità
Elementi visuali interessati: Tracciato con alta visibilità degli elementi e dei Beni.
- - Visione DI - Qualsiasi manufatto o intervento (compreso il verde) che si attesti lungo la direttrice, al fine di non alterare la visuale sulla cattedrale, la fortezza e Poggio Santa Maria deve, qualora interferente, deve: limitare la propria altezza e arretrare maggiormente o parimenti all’edificato esistente per evitare l’occlusione del landmmark.
Elementi visuali interessati: Linea di intervisibilità della cattedrale con la Collina del Pionta
- - Visione DA - Le trasformazioni devono garantire, in particolare dai luoghi pubblici, sia areali che lineari, la visione della Cattedrale almeno da luoghi di osservazione privilegiata ad alta frequenza potenziale. manufatti e verde dovranno evitare l’occlusione totale della vista della cattedrale a luoghi o strutture da cui attualmente è osservabile la Cattedrale.
- - Visione DI - I luoghi devono essere progettati perchè si conservi l’organizzazione spaziale e conoscitiva attuale evitando la previsione di strutture unitarie lineari “fuoriscala” se osservate dalla Cattedrale. Inoltre occorre non precludere la vista o alterare la visione, già compromessa, del complesso edilizio di pregio e della relativa pertinenza verde della collina del Pionta.
Parametri dimensionali
- - Superficie territoriale: mq 4.076
- - Volume Totale (Vtot) massimo: pari all’esistente
- - Altezza (massima): 4 piani
Destinazioni non ammesse
- - Du_B Industriale artigianale limitatamente a Du_B2 e Du_B3
- - Du_C commerciale al dettaglio limitatamente a Du_C2 e Du_C3
- - Du_F. Commerciale all'ingrosso e Magazzini
- - Du_G. Rurale
Indicazioni per il convenzionamento
- - La superficie da destinare a servizi pubblici deve essere destinata alla formazione di uno spazio pubblico in continuità con il parcheggio della scuola. Deve essere garantita permeabilità tra via Petrarca e via Porta Buia verso l'area di piazza Fanfani mediante passaggio pubblico.
Prescrizioni insediative:
- - obbligo di allineamento sul fronte strada;
- - altezza massima non superiore a quella dell'edificato esistente;
- - mantenimento delle corti libere da edificazione;
- - è vietato l'utilizzo di finestre a nastro, pareti vetrate a specchio, piani pilotis, balconi a sbalzo.
Prescrizioni paesaggistiche e storico culturali
L’area è posta all’interno del vincolo che riguarda il centro storico del capoluogo: “Edifici e complessi monumentali del centro storico di Arezzo - Decreto Dr. del 27/01/2003”, così come indicato nell’elaborato cartografico “C5.2 – Carta dei vincoli storico culturali”. Nell’apposita schedatura relativa agli edifici del “Centro Storico del Capoluogo”, l’edificio è identificato con “Valore architettonico e ambientale” di tipo NN, ovvero Valore Nullo.
Non sono previste disposizioni conservative all’edificato esistente.
L’intervento si deve inserire in armonia con il contesto limitrofo e deve definire un’idonea ricomposizione urbana in continuità con l’edificato circostante.
Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento
Estratto Tav. E2.1.d Ambiti di applicazione della disciplina dei tessuti edilizi e degli ambiti di trasformazione. Centro storico del Capoluogo (a sx)
Schema indicazioni operative (a dx)
PUC.1.02. Via Guido Monaco
Obiettivi
- - Riqualificazione edilizia e urbanistica dell'area di Piazza Fanfani.
- - Riqualificazione urbana dell'area quale area di cerniera tra centro storico e sistema viario di accessibilità esterno alle mura.
Prescrizioni
- - Dovrà essere garantito il collegamento pedonale tra la piazza e la via Guido Monaco attraverso la realizzazione di portici, gallerie, varchi nella cortina edilizia.
Criteri per un corretto inserimento paesaggistico
- - Al fine di un inserimento armonioso nel contesto dovranno essere utilizzati materiali, colori, altezze e linguaggio architettonico, riferito sia ai manufatti edilizi che alle soluzioni definite per gli spazi aperti e le relazioni con il contesto, opportunamente integrati con l’intorno.
- - Il morfotipo di riferimento da riproporre è del tipo TR1.
Prescrizioni e indicazioni per la salvaguardia dell’intervisibilità e figurabilità
Elementi visuali interessati: Tracciato con alta visibilità degli elementi e dei Beni
- - Visione DI - Qualsiasi manufatto o intervento (compreso il verde) che si attesti lungo la direttrice, al fine di non alterare la visuale sulla cattedrale, la fortezza e Poggio Santa Maria deve, qualora interferente sia dall’osservazione a bordo di un veicolo che percorre la carreggiata che dal marciapiede, deve: limitare la propria altezza e arretrare maggiormente o parimenti all’edificato esistente per evitare l’occlusione del landmmark.
Elementi visuali interessati: Linea di intervisibilità della cattedrale con la Collina del Pionta
- - Visione DA - Le trasformazioni devono garantire, in particolare dai luoghi pubblici, sia areali che lineari, la visione della Cattedrale almeno da luoghi di osservazione privilegiata ad alta frequenza potenziale. manufatti e verde dovranno evitare l’occlusione totale della vista della cattedrale a luoghi o strutture da cui attualmente è osservabile la Cattedrale.
- - Visione DI - I luoghi devono essere progettati perchè si conservi l’organizzazione spaziale e conoscitiva attuale evitando la previsione di strutture unitarie lineari “fuoriscala” se osservate dalla Cattedrale. Inoltre occorre non precludere la vista o alterare la visione, già compromessa, del complesso edilizio di pregio e della relativa pertinenza verde della collina del Pionta.
Parametri dimensionali
- - Superficie territoriale: mq 1.147
- - Totale (Vtot massimo: pari all’esistente
- - Altezza (massima): 4 piani
Destinazioni non ammesse
- - Du_B Industriale artigianale limitatamente a Du_B2 e Du_B3
- - Du_C commerciale al dettaglio limitatamente a Du_C2 e Du_C3
- - Du_F. Commerciale all'ingrosso e Magazzini
- - Du_G. Rurale
Indicazioni per il convenzionamento
- - Deve essere garantita permeabilità tra piazza Guido Monaco e l’area di piazza Fanfani mediante un passaggio pedonale.
Prescrizioni insediative:
- - obbligo di allineamento sul fronte strada;
- - altezza massima non superiore a quella dell'edificato esistente;
- - mantenimento delle corti libere da edificazione;
- - è vietato l'utilizzo di finestre a nastro, pareti vetrate a specchio, piani pilotis, balconi a sbalzo.
Prescrizioni paesaggistiche e storico culturali
L’area è posta all’interno del vincolo che riguarda il centro storico del capoluogo: “Edifici e complessi monumentali del centro storico di Arezzo - Decreto Dr. del 27/01/2003”, così come indicato nell’elaborato cartografico “C5.2 – Carta dei vincoli storico culturali”. Nell’apposita schedatura relativa agli edifici del “Centro Storico del Capoluogo”, l’edificio è identificato con “Valore architettonico e ambientale” di tipo NN, ovvero Valore Nullo.
Non sono previste disposizioni conservative all’edificato esistente.
L’intervento deve inserirsi in armonia con il contesto limitrofo e deve definire un’idonea ricomposizione urbana in
continuità con l’edificato circostante.
Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento
Estratto Tav. E2.1.d Ambiti di applicazione della disciplina dei tessuti edilizi e degli ambiti di trasformazione. Centro storico del Capoluogo (a sx)
Schema indicazioni operative (a dx)