Intervento N. 33
Sigla intervento |
R1 |
Geomorfologia |
conoide alluvionale non attiva |
ZMPSL |
Aree costituite da conoidi alluvionali e/o coni detritici (11) |
Pericolosità geomorfologica |
Pericolosità geomorfologica media (G.2) |
Pericolosità sismica locale |
Pericolosità sismica locale elevata (S.3) |
Pericolosità idraulica |
Pericolosità idraulica bassa (I.1), Pericolosità idraulica media (I.2), Pericolosità idraulica molto elevata (I.4) |
Pericolosità geologica PAI |
- |
Pericolosità idraulica PAI |
P.I.1 - Aree a pericolosità moderata P.I.4. - Aree a pericolosità molto elevata - |
Fattibilità geomorfologica |
CLASSE G2 |
Fattibilità sismica |
CLASSE S3 |
Fattibilità idraulica |
CLASSE I1, CLASSE I2, CLASSE I4 |
Classe G2 di FATTIBILITA' GEOMORFOLOGICA. Le condizioni di attuazione dell'intervento sono subordinate agli esiti delle indagini geognostiche ed alla caratterizzazione geotecnica dei terreni, nonché alle verifiche geotecniche sullo stato attuale e di progetto, in ottemperanza ai disposti della vigente normativa in materia. |
Per le porzioni di area ricadenti in classe S3 di FATTIBILITA' SISMICA, caratterizzati dalla possibile amplificazione stratigrafica (ZMPSL = 9, 10, 11) dovrà essere condotta una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra alluvioni e bedrock sismico, secondo quanto previsto al paragrafo 3.5 "Criteri generali in relazione agli aspetti sismici" di cui al Regolamento di Attuazione art. 62 L.R. 1/05. |
Per le porzioni ricadenti in classe I1 e classe I2 di FATTIBILITA' IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. |
La classe 4 di FATTIBILITA' deriva dalla presenza dell'area di rispetto dei 10 metri individuata a partire dal ciglio di sponda del fosso. Gli unici interventi consentiti in questo ambito sono le opere idrauliche di attraversamento del corso d'acqua, le captazioni e restituzioni delle acque e gli adeguamenti di infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua. |
Parte dell'area ricade in P.I.4 di PAI, pertanto gli interventi sono attuabili a condizione che al momento del rilascio del permesso a costruire siano rispettati gli obblighi di cui all'art.6 delle Norme Tecniche di Attuazione approvate con D.P.C.M del 06/05/2005 Parte dell'intervento ricade nell'area di rispetto dei 10 metri individuata a partire dal ciglio di sponda o dal piede esterno dell'argine, dove sono in vigore le norme dell'art.36 della DCR 72/2007 e del R.D. 523/1904. Gli interventi consentiti in questo ambito sono subordinati al nullaosta dell'autorità idraulica competente. |