Schede di fattibilità

54- Tavola / Ambito 15o31

Intervento N. 35
Sigla intervento R1
Geomorfologia Superficie alluvionale non attiva
ZMPSL Zona con presenza di depositi alluvionali granulari e/o sciolti (9)
Pericolosità geomorfologica Pericolosità geomorfologica media (G.2)
Pericolosità sismica locale Pericolosità sismica locale elevata (S.3)
Pericolosità idraulica Pericolosità idraulica elevata (I.3)
Pericolosità geologica PAI -
Pericolosità idraulica PAI P.I.2. - Aree a pericolosità media
Fattibilità geomorfologica CLASSE G2
Fattibilità sismica CLASSE S3
Fattibilità idraulica CLASSE I4
Classe G2 di FATTIBILITA' GEOMORFOLOGICA. Le condizioni di attuazione dell'intervento sono subordinate agli esiti delle indagini geognostiche ed alla caratterizzazione geotecnica dei terreni, nonché alle verifiche geotecniche sullo stato attuale e di progetto, in ottemperanza ai disposti della vigente normativa in materia.
Per le porzioni di area ricadenti in classe S3 di FATTIBILITA' SISMICA, caratterizzati dalla possibile amplificazione stratigrafica (ZMPSL = 9, 10, 11) dovrà essere condotta una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra alluvioni e bedrock sismico, secondo quanto previsto al paragrafo 3.5 "Criteri generali in relazione agli aspetti sismici" di cui al Regolamento di Attuazione art. 62 L.R. 1/05.
Per le porzioni di area ricadenti in classe I4 di FATTIBILITA' IDRAULICA non possono essere previsti interventi di carattere edificatorio senza l’applicazione di soluzioni progettuali che conducano alla riduzione dell'attuale grado di rischio. Allo stato attuale in tali aree sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, interventi di conservazione e/o rispristino delle caratteristiche tradizionali del manufatto, ristrutturazione edilizia senza ampliamenti e senza aumento del carico urbanistico oltre la realizzazione di verde non attrezzato.
Parte dell'intervento ricade nell'area di rispetto dei 10 metri individuata a partire dal ciglio di sponda o dal piede esterno dell'argine, dove sono in vigore le norme dell'art.36 della DCR 72/2007 e del R.D. 523/1904. Gli interventi consentiti in questo ambito sono subordinati al nullaosta dell'autorità idraulica competente.