Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 33 Gli interventi del Piano Strutturale

Articolo 34 Interventi strategici per la città e gli insediamenti urbani

1. Il Piano Strutturale considera interventi strategici per la città e gli insediamenti urbani:

  • quelli volti alla creazione di quartieri pedonabili, collegati al centro storico da un nuovo sistema dei trasporti (Tucciarello, Cacciarelle, la Catona), nell'ottica di accogliere le istanze di sviluppo della città nel prossimo futuro realizzando quartieri con forme urbane riconoscibili ed edifici che ne definiscano e connotino i contorni consentendo una crescita urbana corretta;
  • quelli volti al rafforzamento ed al potenziamento delle grandi attrezzature a servizio della città (Cittadella dello sport, Cittadella degli affari, Cittadella del tempo libero, palazzo di Giustizia, Ex caserme), nell'ottica di pervenire alla definizione di un sistema di "luoghi centrali" costituito da spazi urbani di pregio che aspirino a divenire ambiti essenziali di riferimento per la collettività;
  • quelli volti all'incremento dell'offerta di aree produttive (San Zeno, Indicatore) nell'ottica di una diversificazione funzionale delle aree, di una loro migliore integrazione con il sistema della mobilità e di un innalzamento della qualità degli spazi urbani aperti anche nei comparti non residenziali.
  • quelli volti al recupero del patrimonio edilizio esistente ed in particolare quelli tendenti al rafforzamento del carattere e dell'identità delle frazioni e dei centri urbani minori ed al rispetto dell'architettura e della forma originaria delle strutture urbane.

Articolo 35 Interventi strategici per il territorio rurale

1. Il Piano Strutturale considera interventi strategici per il territorio rurale

  • quelli volti alla realizzazione di una serie di parchi urbani (Parco territoriale di San Cornelio, Parco fluviale, Parco della bonifica, parco urbano del Molin Bianco, corridoi fluviali), nell'ottica di salvaguardare l'identità ed i caratteri dei singoli luoghi, gli elementi strutturali del territorio come il sistema delle acque, delle aree montane e collinari e della pianura.
  • Quelli volti alla conservazione ed ampliamento della fascia vegetazionale che si estende a partire dalla cinta muraria orientale della città, nell'ottica di contribuire a proteggere l'unicità della relazione del centro urbano con la campagna circostante sviluppando una delle caratteristiche salienti di Arezzo.

Articolo 36 Interventi strategici per la mobilità e infrastrutture

1. Il Piano Strutturale considera interventi strategici per la mobilità e le infrastrutture

  • quelli volti a migliorare l'efficienza del sistema infrastrutturale di livello extraurbano (nuova tangenziale SS71, raccordo autostradale, superstrada Due Mari, Varianti Quarata ed Indicatore), nell'ottica di consentire da un lato una migliore penetrazione al centro città elevandone il livello di accessibilità, dall'altro di dirottare i movimenti di attraversamento del centro urbano secondo canali di scorrimento più efficienti e meno compromessi da funzioni prettamente urbane;
  • quelli volti a migliorare l'efficienza del sistema infrastrutturale di livello urbano (tangenziale urbana, variante Ceciliano, chiusura nord), nell'ottica di restituire ad alcuni assi viari primari il ruolo originario di strade di distribuzione urbana, di costituire con la realizzazione di nuovi percorsi viari un limite logico allo sviluppo di alcune parti urbane della città, di eliminare o almeno ridurre con la realizzazione di percorsi alternativi di attraversamento, livello e carico di traffico in contesti urbani sviluppatisi lungo strada;
  • quelli volti alla realizzazione di percorsi di accesso diversi ed alternativi a quello attuale dall'A1 lungo il raccordo autostradale, consentendo di passare gradualmente dall'ambiente rurale a quello urbano fino alle parti più antiche della città.
  • quelli volti alla riduzione del rischio di esondazione (canale diversore) nell'ottica del miglioramento dell'efficienza della rete idrica superficiale ed alla messa in sicurezza delle aree urbanizzate;
  • quelli volti allo sviluppo ed al miglioramento del trasporto pubblico (metropolitana, aeroporto e nuova stazione, interporto) nell'ottica di raggiungere un corretto equilibrio tra le diverse componenti della mobilità, incrementare l'uso dei mezzi pubblici e limitare l'uso del mezzo privato.