Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 55 Le aree di tutela idraulica

1. Nelle aree dove sono stati riscontrati fenomeni di difficoltoso drenaggio, il Piano Strutturale individua gli interventi necessari alla risoluzione del problema così come evidenziati nella Tav. C.04a Tutele strategiche: paesistica ambientale ed indicati come Canali ed aree di salvaguardia, Tratti di alveo da riprofilare o Situazioni puntuali.

2. In sede di Regolamento Urbanistico dovrà essere redatto specifico studio idrologico-idraulico finalizzato a verificare la fattibilità degli interventi; tali studi dovranno confermare i tracciati e le soluzioni proposte dal Piano Strutturale così come dettagliate per ogni singola area al successivo comma 3 o qualora non fosse verificata la fattibilità delle opere, ipotizzare soluzioni alternative che garantiscano comunque la risoluzione dei problemi evidenziati e dove possibile il recupero di aree permeabili e l'abbassamento dei tempi di corrivazione.

3. Tutti gli interventi inerenti il reticolo idraulico minore dovranno garantire un'efficacia almeno pari a quella posseduta dallo schema idraulico preesistente.

4. Per ciascuna delle seguenti aree il Piano Strutturale ha individuato i principali problemi presenti, gli interventi necessari alla loro risoluzione e le relative salvaguardie che resteranno in vigore fino alla realizzazione degli stessi interventi che dovranno essere attuati con le modalità di cui al comma precedente:

  • Area n. 1 - S. Giuliano: presenta un restringimento della sezione idraulica in corrispondenza del sottopasso della ferrovia Arezzo-Sinalunga; nell'area è presente una nuova lottizzazione posta a monte dell'area dell'asilo comunale, per tale contesto risulta necessaria la verifica delle condizioni di efficienza del reticolo idraulico precedenti alla realizzazione della lottizzazione; in tal senso non si dovranno diminuire i tempi di corrivazione né aumentare le portate a valle nel recettore finale (Fosso Vingone); si prevede l'adeguamento della sezione idraulica del fosso e comunque la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un by-pass che si sviluppa in destra idraulica del Fosso Vingone da monte dell'asilo fino a valle del sottopasso sulla ferrovia di cui è stata documentata l'inefficienza.
  • Area n. 2. - Cà dei Frati: per tale contesto è stata documentata l'inadeguatezza del tratto tombato posto in Loc. La Cavolaia oltre che un'area di difficile drenaggio posta nei pressi dell'aeroporto di Mulin Bianco; si prevede la ridefinizione del riassetto idraulico dei fossi e capofossi ed il collettamento delle acque verso il fosso di cui al punto successivo; si prevede inoltre la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un canale che convogli le acque verso il Rio Sellina.
  • Area n. 3. - Confluenza Rio Sellina - Canale Maestro della Chiana: la botte presente sotto il raccordo autostradale nell'intersezione con il tracciato del Rio Sellina risulta al limite della capacità di smaltimento; si prevede la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un canale che contribuisca allo smaltimento delle acque del Rio Sellina; gli interventi consentiti nell'area devono prevedere la non occupazione della fascia residua esistente tra gli edifici e la scarpata della strada.
  • Area n. 4. - S. Lazzaro: è documentata un'area di difficoltoso drenaggio in corrispondenza della porzione di territorio compresa tra la ferrovia Roma-Firenze e la superstrada Due Mari, si prevede la ridefinizione del riassetto idraulico dei fossi e capofossi ed il collettamento delle acque verso il fosso di cui al punto successivo; si prevede la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un canale che convogli le acque verso il Rio Fissatone; i volumi agricoli presenti lungo i tracciati saranno beneficiati degli incentivi per la delocalizzazione.
  • Area n. 5. - La Sella: il sottopasso della superstrada dei Due Mari risulta al limite della capacità di smaltimento; si prevede l'adeguamento della sezione idraulica in fase di realizzazione della Superstrada dei due Mari.
  • Area n. 6. - Area La Madonna - Sellina: si prevede la ridefinizione del riassetto idraulico dei fossi e capofossi ed il collettamento delle acque verso il fosso che si sviluppa dalla Loc. Sellina in direzione di Casa Madonna, del quale dovrà essere adeguata la sezione idraulica; si prevede la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un canale che convogli le acque verso il Rio Sellina nei pressi di Loc. Pont'Alto.
  • Area n. 7. - Intersezione Vingone - Via V.Veneto - viale Colombo: è presente all'interno dell'alveo un palo dell'Enel per il quale si prevede la delocalizzazione; a seguito degli interventi che si intendono realizzare per la riduzione del rischio idraulico (canale diversore) deve essere previsto l'adeguamento della sezione idraulica, pertanto gli edifici presenti sia in destra che in sinistra idraulica del tratto del torrente compreso tra Via Vittorio Veneto e Via Colombo non potranno prevedere nessun tipo di ampliamento o aumento di carico urbanistico; si prevede la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per l'adeguamento della sezione idraulica della botte presente sotto Viale Cristoforo Colombo.
  • Area n. 8. - Area La Catona - Tucciarello: il tratto tombato del rio Gavardello risulta sottodimensionato e la rete minore limitrofa inefficiente; si prevede la ridefinizione del riassetto idraulico dei fossi e dei capofossi ed il collettamento delle acque verso il rio Gavardello nel tratto immediatamente a monte di quello tombato; si prevede inoltre la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un canale che rappresenterà il nuovo tracciato del rio Gavardello che convoglierà le acque provenienti dall'area a monte in un punto a valle del sedime occupato dall'edificio dell'istituto di Selvicoltura.
  • Area n. 9. - Ponte della parata: il tratto tombato del torrente Castro in questo punto risulta di sezione idraulica non adeguata; la realizzazione del canale diversore permetterà la soluzione del problema.
  • Area n. 10. - La Meridiana -Sono presenti due tratti tombati entrambi di sezione idraulica non adeguata (10a e 10b); in fase di realizzazione del canale diversore le sezioni di smaltimento dovranno essere adeguate anche in seguito alle maggiori nuove portate che implicherà il progetto.
  • Area n. 11. - Policiano: è stata documentata l'inadeguatezza della sezione idraulica del tratto urbano del Fosso di Policiano; si prevede la riprofilatura dell'alveo e la realizzazione di un'area da destinarsi all'inserimento di opere per la laminazione delle piene; si prevede inoltre, lungo il Fosso degli Oppi la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un canale che convogli le acque a valle di podere Toncato.
  • Area n. 12. - Frassineto: il tratto tombato del Rio di Rigutino presente da Casa Batoli fino a valle dell'abitato di Frassineto risulta di sezione non adeguata; si prevede il riassetto del reticolo minore e la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per la realizzazione di un nuovo canale che convogli le acque a valle dell'abitato di Frassineto.
  • Area n. 13. - Chiassa Superiore: è documentata l'inadeguatezza del Ponte lungo il Torrente Chiassa oltre che della sua sezione idraulica; si prevede la riprofilatura dell'alveo e la realizzazione di due aree di tutela in sinistra idraulica del torrente per la realizzazione di eventuali opere di laminazione.
  • Area n. 14. - Bagnoro: è stata documentata la difficoltà di drenaggio in sinistra idraulica del Torrente Vingone; la realizzazione di una lottizzazione in detta area ha portato ad un riassetto del reticolo idrografico minore e ad una nuova adeguata configurazione, pertanto si ritiene il problema risolto; lungo il Rio Valtina, sono presenti tre ponti tutti di sezione idraulica non adeguata; si prevede la risagomatura del Rio Valtina e la demolizione e ricostruzione come passerelle pedonali dei tre ponti, la modifica del tracciato viario in prossimità dell'abitato del Bagnoro e la realizzazione di una nuova viabilità per l'accesso alla Pieve del Bagnoro; in alternativa, si prevede la realizzazione di una fascia di tutela della larghezza di 30 m. per l'esecuzione di un nuovo canale che convogli le acque a valle dell'abitato di Bagnoro e si ricolleghi con il canale che si prevede di realizzare in Loc. Sellina di cui all'area n. 6.
  • Area n. 15 - Giovi - Ceccantino: è documentata l'inadeguatezza del sistema fognario; in sede di Regolamento Urbanistico dovrà essere verificata la possibilità di realizzare un canale a cielo aperto che sollevi il sistema fognario dalle portate meteoriche.
  • Area n. 16 - Borro di Covole: è documentata l'inadeguatezza della sezione idraulica nel tratto a monte della confluenza in Loc. Due Fiumi; si prevede l'adeguamento della sezione idraulica e la delocalizzazione di infrastrutture pubbliche (illuminazione pubblica) in destra della strada che si sviluppa in direzione dei Due Fiumi.
  • Area n. 17 - Confluenza Bicchierata - Castro: l'area di futura lottizzazione, nonché quella già edificata, presentano difficoltà di drenaggio ed il sistema fognario risulta al limite della capacità; l'area di laminazione prevista dal progetto di mitigazione del rischio dovrà essere mantenuta anche successivamente alla realizzazione del canale diversore, che convoglierà le acque del Castro e del Bicchierata nel Torrente Vingone.
  • Area n. 18 - Via Francesco Redi: è stata documentata l'inefficienza del reticolo idraulico minore per la quale si prevede una riconfigurazione che ne garantisca l'efficienza; si prevede inoltre la realizzazione di un'area in leggera depressione atta alla ricezione delle acque drenate dal reticolo minore ed al collettamento delle stesse quando il ricettore posto a lato del campo sportivo di Villa Severi è in grado di riceverle.
  • Area n. 19 - Rigutino: è stata documentata l'inadeguatezza della sezione idraulica del tratto urbano sia del Fosso di Rigutino che del Rio Grosso; si prevede la riprofilatura di entrambi gli alvei e la realizzazione di due aree da destinarsi all'inserimento di opere per la laminazione delle piene; si evidenzia inoltre la necessità di risolvere la situazione creatasi a monte dell'intersezione Rio di Rigutino - S.R. 71 per la presenza di un edificio realizzato sopra l'alveo del torrente.
  • Area n. 20 - Vitiano: è stata dimostrata l'inadeguatezza della sezione idraulica del Rio di Vitiano, si prevede pertanto la riprofilatura dell'alveo nel tratto compreso tra Valtrona e l'intersezione con la S.R. 71.