Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 202 Area strategica di intervento 4.1: Parco Fluviale chiusa dei Monaci

1. L'area di intervento interessa il tratto terminale del Canale Maestro della Chiana nel punto in cui è caratterizzato da un forte dislivello e si immette nel fiume della Chiana; delimitato dalla linea ferroviaria e dalla S.S. 69 Val d'Arno si estende per una superficie di circa 40 ha.; la caratterizzazione principale è data dalla presenza di imponenti manufatti architettonici realizzati per la regimazione delle acque del canale Maestro e da un mulino dismesso anch'esso collegato alla chiusa.

2. L'area è organizzata per ambiti diversamente caratterizzati: il fondovalle che comprende il corso d'acqua, le canalizzazioni e delle radure a prato oppure coltivate, i pendii, difficilmente accessibili, ricoperti da fitti boschi di querce; l'accessibilità, anche se di discreto pendio, risulta agevole sia ai mezzi meccanici che ai pedoni.

3. Il Piano di gestione, così come definito al comma 7 del precedente art. 87, dovrà essere finalizzato alla valorizzazione dei caratteri preminenti, con una duplice finalità: realizzazione di un centro-museo incentrato sui diversi aspetti della cultura dell'acqua e creazione di luoghi attrezzati per le attività di tempo libero con caratteristiche estensive e tematizzate sulla risorsa acqua-natura.

4. Gli interventi dovranno tenere conto dei seguenti indirizzi:

  • sistemazioni a verde: creazione di prati per attività di gioco libero, non recintati;
  • interventi sulla vegetazione: riqualificazione e bonifica della vegetazione esistente; impianto di nuovi boschetti ripariali in adiacenza ai prati gioco;
  • attrezzature e servizi:
    • realizzazione di parcheggi di servizio, in prossimità degli accessi al parco, da realizzare con pavimentazioni semipermeabili inerbite per complessivi 450 posti auto;
    • punti sosta attrezzati con sevizi igienici;
    • punto accoglienza, piccolo ristoro, locali di servizio per il parco per complessivi (fino ad un massimo di complessivi 350 mq. di Slp);
  • restauro, riqualificazione e rifunzionalizzazione di edifici e manufatti storici: da stabilire a seguito di indagini conoscitive adeguate secondo le destinazioni da insediare;
  • interventi di recupero e riqualificazione delle opere di regimazione idraulica (canali, traverse, sbarramenti, caditoie, saracinesche, ecc.) da stabilire a seguito di indagini conoscitive adeguate;
  • percorsi di servizio al parco, piste ciclo-pedonali di collegamento tra le diverse zone per un totale di circa 25.000 mq. da realizzare in terra stabilizzata; percorso speciale naturalistico per portatori di handicap per una lunghezza di circa 500 ml.;
  • manutenzione e riconversione degli assetti agricoli tradizionali in bioagricoltura o agricoltura orientata per il potenziamento delle presenze faunistiche.

5. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • recupero e rinaturalizzazione di parte del reticolo idrografico;
  • verifica delle condizioni idrauliche, idrogeologiche e geomorfologiche (esondabilità, instabilità dei terreni, ecc);
  • rapporto con il contesto urbano e le infrastrutture viarie e ferroviarie in termini di discontinuita, continuità e accessibilità;
  • bonifica delle aree degradate (discariche abusive, siti inquinati, ex cave,ecc.);
  • dismissione di attività in contrasto con la realizzazione del parco;
  • redazione di un Piano di assetto e di gestione che definisca gli aspetti tecnici, economici e gestionali dell'intervento.