Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 192 Area strategica di intervento 3.2: Nuovo percorso turistico

1. La rete viaria nel territorio di Arezzo deve essere migliorata dal punto di vista dell'efficienza delle infrastrutture, della gerarchizzazione dei percorsi e della chiarezza di lettura del suo funzionamento; si deve però anche valorizzare la percezione del contesto; questo assume particolare importanza per l'attrattività turistica: l'approdo alla città antica da sud, per le visuali panoramiche che offre e per la sequenza cronologicamente rilevante di tessuti edificati che attraversa, costituisce un percorso alternativo molto interessante per chi visita Arezzo e quindi da privilegiare.

2. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla definizione di un percorso di ingresso alla città che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) riqualificazione di alcuni tratti della viabilità esistente di via Chiarini e di via Romana;
  2. b) realizzazione di un nuovo tratto da via Chiarini a via Romana per evitare l'attraversamento degli insediamenti residenziali di Tortaia in prossimità del Fissatone;
  3. c) miglioramento delle intersezioni e della segnaletica in modo da agevolare la lettura dei percorsi.

3. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • creazione di un canale infrastrutturale;
  • messa a dimora di nuovi impianti vegetazionali, in particolare quelli arborei e arbustivi, lungo il nuovo percorso turistico, seguiendo le trame delle siepi che costituiscono gli elementi ordinatori del paesaggio agrario circostante;
  • creazione di un reticolo di drenaggio delle acque superficiali e piovane, in particolare per i luoghi dove si verificano fenomeni di ristagno;
  • interventi di mitigazione ambientale, per attenuare l'inquinamento ambientale legato al traffico veicolare;
  • creazione di percorsi protetti e/o specialistici, piste ciclo-pedonali;
  • creazione di un sistema di raccolta e depurazione delle acque di prima pioggia e di restituzione nel terreno o in un corso ad avvenuta depurazione.