Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 187 Area Strategica di Intervento 2.4: Interporto

1. L'individuazione di un molo intermodale nell'area aretina - programmato a livello territoriale e già previsto nella pianificazione urbanistica vigente a livello comunale - trova riscontro nella previsione della nuova Regionale 71, andando a collocarsi in corrispondenza di uno degli snodi del nuovo tracciato.

2. L'area interessata dall'intervento, per il quale è già stato redatto il Piano Particolareggiato, è di 284.000 mq.; la realizzazione di questo intervento comporta la rilocalizzazione dello Scalo Merci attualmente situato nell'area centrale accanto alla stazione.

3. Nella nuova area di Indicatore saranno realizzate opere ferroviarie e stradali, spazi coperti e piazzali per lo stoccaggio e lo smistamento, edifici di supporto e servizi.

4. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova infrastruttura che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) nuova edificazione secondo i seguenti valori massimi:
    • Sc = 63.300 mq. (con destinazione d'uso prevalente ad attività di supporto legate alla movimentazione delle merci e all'interscambio modale; destinazioni d'uso complementari per attività logistiche di distribuzione e commercio all'ingrosso, per servizi (ufficio postale, sportelli bancari) e altro (esercizi pubblici, ricettivo);
  2. b) verde pubblico attrezzato e di compensazione secondo il valore minimo di 18.000 mq.

5. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • redazione di un valutazione di congruità paesistica-ambientale dell'intervento;
  • realizzazione di aree verdi, boscate e non, con specchi d'acqua di mitigazione e compensazione ambientale, finalizzate ad attenuare gli impatti prodotti sull'ambiente da estese aree pavimentate;
  • creazione di un sistema di raccolta e depurazione delle acque di prima pioggia e di restituzione nel terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • mantenimento o realizzazione del reticolo di raccolta e drenaggio delle acque superficiali.
  • creazione ed organizzazione di canali infrastrutturali valutando la possibilità di introdurre:
    • rete fognaria con separazione delle acque reflue dalle meteoriche;
    • utilizzo di un acquedotto duale per gestione del servizio idrico di tipo produttivo e per gli impianti a verde;
    • utilizzo di fonti e tecnologie energetiche innovative;

6. L'intervento in quest'area è condizionato e vincolato alla attuazione del progetto della Variante Pratantico-Indicatore (Area strategica 2.5) ed all'allacciamento alla ferrovia lenta Roma-Chiusi-Firenze.