Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 81 Sottosistema V3: la pianura coltivata

1. Trattasi di aree agricole diversamente caratterizzate, prevalentemente pianeggianti, comprese tra il centro urbano e i territori non antropizzati, a cui è demandata la funzione di proteggere l'unicità e la specificità della relazione del centro urbano con la campagna circostante; costituiscono una potenziale cintura verde a protezione dell'unicità della relazione del centro urbano con la campagna circostante e si presentano diversamente connotate nei diversi aspetti: dagli assetti agricoli tradizionali, ai livelli di produttività e al ruolo che svolgono nel contesto del sistema ambientale che, diversamente interrelati, debbono coniugare la permanenza dei caratteri storico-ambientali con le necessità di interventi di riordino e riqualificazione agraria.

2. Nella definizione degli assetti agricoli e forestali ed in particolare per gli interventi che presuppongono trasformazione il Piano Strutturale pone le seguenti condizioni:

  • l'utilizzo di tecniche di impianto e specie arboree e arbustive coerenti con il carattere dei luoghi;
  • la realizzazione di interventi preliminari di regimazione idraulica di consolidamento dei terreni;
  • il mantenimento o il ripristino degli elementi strutturanti il territorio agricolo (reticolo delle acque, manufatti, terrazzamenti e ciglionamenti, percorsi e viabilità, nuovi impianti vegetazionali);
  • il mantenimento e il ripristino della viabilità vicinale;
  • la definizione delle modalità di smaltimento dei reflui e dell'approvvigionamento idrico per usi civili;
  • la definizione delle modalità di smaltimento dei reflui e dell'approvvigionamento idrico per usi produttivo-agricoli;
  • la limitazione delle aree impermeabilizzate;
  • le modalità di smaltimento dei prodotti utilizzati per usi agricoli (plastiche per serre o tunnel, ecc);
  • il ripristino dei luoghi degradati o trasformati.

3. Il Regolamento urbanistico dovrà disciplinare e prevedere interventi finalizzati a favorire il disinquinamento e la salvaguardia del reticolo idrografico e dei suoli agricoli, il recupero delle aree degradate, incolte e abbandonate, la regolamentazione degli attingimenti dalla falda, il recupero degli edifici non più utilizzati a fini agricoli ed a favorire l'assetto agricolo attuale e salvaguardare contemporaneamente i caratteri storici e ambientali propri dell'area, quali:

  • le fasce di vegetazione riparia e le siepi alberate che caratterizzano il paesaggio della pianura;
  • la trama degli scoli per il deflusso naturale delle acque di superficie;
  • gli edifici che tuttora si relazionano ai fondi agricoli, in generale la trame dei corsi d'acqua della viabilità storica.

4. In particolare il Regolamento Urbanistico dovrà prevedere per gli interventi sugli impianti vegetazionali e sulle aree agricole, le modalità per il mantenimento e potenziamento delle fasce boscate lungo i fossi, quelle nei campi e lungo le strade; le modalità e le specie arboree e arbustive per l'impianto di nuove masse vegetali e dovrà essere previsto il censimento e la regolamentazione delle siepi arborate e delle piante isolate.

5. La caratterizzazione funzionale del sottosistema dovrà essere garantita dalla presenza degli usi principali Attività agricole e Spazi scoperti d'uso pubblico in misura tendenzialmente esclusiva, ammettendo oltre alle abitazioni ed agli annessi agricoli, anche le attività di trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli e zootecnici e le serre

6. Il Sottosistema V3 prevede i seguenti ambiti le cui disposizioni integrano quelle del presente articolo:

  1. Ambito V3.1: La corona agricola;
  2. Ambito V3.2: La bonifica storica;
  3. Ambito V3.3: Colture e frazionamento periurbano