Norme tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 113 UTOE 02 - Corridoio ferroviario e dei servizi urbani

AT2.0 2. Magazzini comunali

Contestualizzazione

L’area di trasformazione, occupata dagli edifici degli ex magazzini comunali, si trova lungo la fascia ferroviaria , a sud est del centro di Arezzo, lungo la via Arno, nelle immediate vicinanze dell’ingresso al centro capoluogo- settore Saione dallo svincolo della circonvallazione V. L. Da Vinci, a confine con il campo da calcio e in prossimità di Parco Arno.

Obiettivi e disciplina d’uso della Scheda d’ambito n.15 del PIT-PPR

Gli obiettivi della scheda d’ambito che hanno pertinenza con l’area di trasformazione sono:

  • - Assicurare che eventuali nuove espansioni e nuovi carichi insediativi siano coerenti per tipi edilizi, materiali, colori ed altezze, e opportunamente inseriti nel contesto paesaggistico senza alterarne la qualità morfologica e percettiva (Cap.6.1.4 Scheda d’Ambito);

Morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee

I morfotipi che caratterizzano il contesto in cui si trova l’AT sono per la maggior parte del tipo TR1 ad isolati chiusi e in parte TR2, oltre alle aree per servizi vicine al perimetro di intervento.

Obiettivi

  • - Dotare il settore est di Saione di un nuovo spazio pubblico, di spazi commerciali di quartiere e servizi pubblici e privati attraverso il riuso e la riconfigurazione urbanistica dell’area di intervento
  • - Superamento della barriera ferroviaria (connessione con Viale Mecenate e con l’area del parcheggio multipiano ATAM)
  • - Valorizzazione delle strade interne al quartiere Saione Via Tanaro, via Adige, Via Libia, Largo Tevere, Via Guelfa, Via Vittorio Veneto che attualmente si attestano su un’area inutilizzata e chiusa mentre a seguito degli interventi confluiranno trovando un attestamento nel nuovo spazio pubblico
  • - Realizzazione di una connessione ciclopedonale di superamento (aereo o in sottopasso) della barriera ferroviaria
  • - Collegamento ciclopedonale in sicurezza con la via Mecenate e di qui con Parco Sandro Pertini

Direttive

  • - Gli interventi devono essere finalizzati alla realizzazione di una nuova parte del quartiere caratterizzata da uno spazio pubblico disposto lungo la via Tagliamento e caratterizzato in parte come giardino urbano ed in parte come sequenza di piccole piazzette commerciali e per servizi.

Prescrizioni

  • - La viabilità di servizio ai nuovi edifici deve correre lato ferrovia, parallelamente ad essa, per minimizzare le interferenze con lo spazio pubblico pedonale e ciclabile. Gli accessi viari all’area avverranno da via Provenza ed eventualmente al massimo da 2 punti di accesso lungo via Tagliamento (per non interrompere il nuovo spazio pubblico), in prossimità degli attestamenti dalle trasversali.
  • - Lo spazio pubblico pedonale e ciclabile lungo la Via Tagliamento, caratterizzato come parco allungato, deve essere delimitato verso la parte edificata da spazi pavimentati per aree di sosta e ritrovo sui quali prospetteranno direttamente le funzioni commerciali e i servizi
  • - Deve essere realizzato un passaggio pedonale e ciclabile di attraversamento della linea ferroviaria.
  • - Il 10% della Superficie edificabile deve derivare dal trasferimento di crediti edilizi e/o diritti edificatori derivanti da misure compensative di cui all'Articolo 14.

Criteri per un corretto inserimento paesaggistico

  • - L’edificazione deve racchiudere lo spazio pubblico marcando l’unitarietà degli interventi attraverso l’utilizzo di materiali, colori, altezze e linguaggio architettonico, riferito sia ai manufatti edilizi che alle soluzioni definite per gli spazi aperti e le relazioni con il contesto, omogenei.
  • - Per dare unitarietà all’intervento il piano terra della nuova edificazione dovrà essere perlopiù una cortina edilizia continua (ad es.: unica piastra edilizia oppure più blocchi uniti da un portico, gallerie,etc.) sormontata dai singoli edifici alti richiamando le altezze degli isolati esistenti nel contesto (6/7/8 piani).
  • - Deve essere prevista una barriera verde di mitigazione percettiva verso la linea ferroviaria.
  • - Almeno il 60% della superficie scoperta di pertinenza dei nuovi edifici deve essere alberata e sistemata con pavimentazione drenante.
  • - I lotti privati, qualora presentino recinzioni, devono essere piantumati. E’ comunque ammesso che solo la parte orientale della superficie fondiaria di pertinenza, compresa tra nuova edificazione e linea ferroviaria, venga recintata, caratterizzando invece l’affaccio verso lo spazio aperto di uso pubblico parallelo a via Tagliamento come fronte edilizio direttamente affacciato sugli spazi collettivi, eventualmente dotato di portici e gallerie commerciali e terziari.

Parametri dimensionali

  • - Superficie territoriale: mq 37.166
  • - Superficie edificabile Se (massima): mq 25.000
  • - Altezza (massima): piastre commerciali e corti/ piazze coperte (piastre commerciali e per servizi H max 1 piano) con edifici sviluppati in altezza fino ai 8 piani
    La coerenza dell’intervento relativamente alle altezze degli edifici dovrà essere opportunamente valutata in sede di redazione di piano attuativo in relazione allo studio di intervisibilità di cui all'allegato D5 del Piano Strutturale.

Destinazioni non ammesse

  • - Du_B Industriale artigianale limitatamente a Du_B2 e Du_B3
  • - Du_C commerciale al dettaglio limitatamente a Du_C2 e Du_C3
  • - Du_F. Commerciale all'ingrosso e Magazzini
  • - Du_G. Rurale
Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

PUC.2.01. Circonvallazione est

Contestualizzazione

L’area di intervento si trova lungo la Via Dei Carabinieri, in prossimità dello svincolo tra la SS679 e la circonvallazione ovest SR71: è delimitata a sud dalla linea ferroviaria ed occupata un intervento edilizio incompleto e da un edificio commerciale (capannone Eurospin).
Data la sua posizione l’area è prossima a Parco Ducci, al sottopassaggio ferroviario di collegamento tra via Baldaccio D’Anghiari e Viale Cittadini e perciò vocata ad essere riqualificata per rafforzare il ruolo di Via Dei Carabinieri quale asse di ingresso al centro della città.

Obiettivi e disciplina d’uso della Scheda d’ambito n.15 del PIT-PPR

Gli obiettivi generali per l’area sono riconducibili alla riqualificazione del rapporto tra il tessuto consolidato di Arezzo capoluogo e gli assi di relazione con il territorio esterno ferrovia attraverso interventi di ricucitura, di riduzione della cesura urbana determinata dal sedime ferroviario e di valorizzazione ambientale e paesaggistica.

Morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee

I morfotipi che caratterizzano il contesto in cui si trova l’ambito di intervento sono del tipo TR6 a tipologie miste (internamente al perimetro di intervento)del tipo TR2 ad isolati aperti nei tessuti urbani (zona Via Orciolaia) prospicenti le aree verdi disposte lungo Via Dei Carabinieri.

Obiettivi

  • - Riqualificazione dell'area in funzione del suo ruolo di cerniera tra centro urbano e area Lebole e di accesso all'area centrale, di ricomposizione morfologica e relazionale con il contesto, di valorizzazione della continuità urbana di Via dei Carabinieri.

Criteri per un corretto inserimento paesaggistico

  • - Nella parte prospicente la via Dei Carabinieri deve essere valorizzata la continuità dell’edificazione per conferire all’insieme adeguati caratteri di urbanità.
  • - Deve essere realizzata una fascia alberata di mediazione e mitigazione paesaggistica e ambientale lungo il sedime ferroviario nella quale far confluire la connessione ciclabile e pedonale prevista per collegare il PUC 2.02 e l’area del PUC 2.01 Circonvallazione ovest con il centro città.
  • - Almeno il 50% della superficie scoperta di pertinenza dei nuovi edifici deve essere alberata e sistemata con pavimentazione drenante.
  • - Qualora l’area presenti recinzioni, queste devono essere piantumate e disposte in modo da perimetrare e armonizzare i soli spazi di servizio alle attività insediate, lasciando invece liberi gli affacci degli edifici verso gli spazi collettivi di uso pubblico.

Prescrizioni e indicazioni per la salvaguardia dell’intervisibilità e figurabilità

Elementi visuali interessati: Linea di intervisibilità della cattedrale con la Collina del Pionta

  • - Visione DA - Le trasformazioni devono garantire, in particolare dai luoghi pubblici, sia areali che lineari, la visione della Cattedrale almeno da luoghi di osservazione privilegiata ad alta frequenza potenziale. manufatti e verde dovranno evitare l’occlusione totale della vista della cattedrale a luoghi o strutture da cui attualmente è osservabile la Cattedrale.
  • - Visione DI - I luoghi devono essere progettati perchè si conservi l’organizzazione spaziale e conoscitiva attuale evitando la previsione di strutture unitarie lineari “fuoriscala” se osservate dalla Cattedrale. Inoltre occorre non precludere la vista o alterare la visione, già comprometta, del complesso edilizio di pregio e della relativa pertinenza verde della collina del Pionta.

Parametri dimensionali

  • - Superficie territoriale: mq 37.241
  • - Superficie edificabile Se (massima): mq 6.670 oltre agli edifici già realizzati
  • - Altezza (massima): piastre commerciali e corti (H max 2 piani) con edifici sviluppati in altezza fino ai 8 piani
    La coerenza dell’intervento relativamente alle altezze degli edifici dovrà essere opportunamente valutata in sede di redazione di piano attuativo in relazione allo studio di intervisibilità di cui all'allegato D5 del Piano Strutturale.

Destinazioni non ammesse

  • - Du_C commerciale al dettaglio limitatamente a Du_C3
  • - Du_G Rurale

Indicazioni per il convenzionamento

  • - Si fa riferimento alla convenzione stipulata in data 21/05/2012 Notaio Francesco Cirianni Rep. 15.565 Raccolta n. 10.451.
Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

PUC.2.02. Circonvallazione ovest

Contestualizzazione

L’area di intervento si trova lungo la Via Galileo Ferraris, in prossimità dello svincolo tra la SS679 e la circonvallazione ovest SR71: è delimitata a sud dalla linea ferroviaria ed occupata da due capannoni e destinata ad interventi di riqualificazione di un importante ingresso al centro della città, prospicente l’area della fiera di Arezzo.

Obiettivi e disciplina d’uso della Scheda d’ambito n.15 del PIT-PPR

Gli obiettivi generali per l’area sono riconducibili alla riqualificazione del rapporto tra il tessuto consolidato di Arezzo capoluogo e gli assi di relazione con il territorio esterno e con gli insediamenti residenziali a sud della ferrovia attraverso interventi di ricucitura e valorizzazione ambientale e paesaggistica.

Morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee

I morfotipi che caratterizzano il contesto in cui si trova l’ambito di intervento sono del tipo TPS 2 piattaforme produttive commerciali e direzionali (internamente al perimetro di intervento e, a ovest, area ex-Lebole e tutta la zona produttivo commerciale lungo il raccordo autostradale), del tipo TR6 a tipologie miste (immediatamente a est della SR71) e del tipo TR2-3-4 ad isolati aperti prevalentemente residenziali, a sud della ferrovia.

Obiettivi

  • - Riqualificazione dell'area in funzione del suo ruolo di cerniera tra centro urbano e area Lebole e di accesso all'area centrale, di ricomposizione morfologica e relazionale con il contesto.
  • - Deve essere realizzata una connessione con il quartiere a sud della ferrovia prevedendo un sottopasso pedonale e possibilmente ciclabile di collegamento con Via Nettuno.

Criteri per un corretto inserimento paesaggistico

  • - Nella parte prospiciente la via Galileo Ferraris deve essere realizzata una fascia alberata di mediazione e mitigazione paesaggistica e ambientale contenente un collegamento viario con l’area del “PUC 2.01 Circonvallazione est” con funzione anche di collegamento ciclabile e pedonale in sicurezza.
  • - Deve essere prevista una barriera verde di mitigazione ambientale verso la linea ferroviaria.
  • - Almeno il 50% della superficie scoperta di pertinenza dei nuovi edifici deve essere alberata e sistemata con pavimentazione drenante.
  • - Qualora l’area presenti recinzioni, queste devono essere piantumate e disposte in modo da perimetrare e armonizzare i soli spazi di servizio alle attività insediate, lasciando invece liberi gli affacci degli edifici verso gli spazi collettivi di uso pubblico.

Parametri dimensionali

  • - Superficie territoriale: mq 31.753
  • - Superficie edificabile Se (massima): mq 22.000
  • - Altezza (massima): piastre commerciali e corti (H max 2 piani) con edifici sviluppati in altezza fino ai 8 piani. La coerenza dell’intervento relativamente alle altezze degli edifici dovrà essere opportunamente valutata in sede di redazione di piano attuativo in relazione allo studio di intervisibilità di cui all'allegato D5 del Piano Strutturale.

Destinazioni non ammesse

  • - Du_C commerciale al dettaglio limitatamente a Du_C3
  • - Du_G Rurale

Indicazioni per il convenzionamento

  • - La superficie da destinare a servizi pubblici deve essere destinata alla realizzazione di un'area destinata a verde pubblico lungo il lato sud dell'area di intervento
  • - Deve essere previsto il prolungamento della pista ciclabile prevista nell'area Lebole
  • - Il 10% della Superficie edificabile deve derivare dal trasferimento di crediti edilizi derivanti da misure compensative di cui all'Articolo 14.

Prescrizioni paesaggistiche e storico culturali

Il Piano prevede la segnalazione preventiva per gli interventi che prevedono scavi e movimenti terra in merito alla porzione del territorio segnalata come "area di potenziale interesse e rischio archeologico" così come indicata nell’elaborato cartografico "C5.2 – Carta dei vincoli storico culturali"

Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

PUC.2.03. Via di G. Vico

Obiettivi

  • - Riqualificazione dell'ambito urbano compreso tra la via G. Da Vico ed il centro città. In particolare la trasformazione dell'area di intervento appartiene al contesto urbanistico in cui si collocano l'area Ex-Lebole e l'edificio della Fiera di Arezzo ed è interessata dalle previsioni viabilistiche che metteranno in relazione queste due aree.

Criteri per un corretto inserimento paesaggistico

  • - Nella parte prospicente la via G. Vico deve essere realizzata una fascia alberata di mediazione e mitigazione paesaggistica e ambientale volta al mantenimento della continuità della rete ecologica minore.
  • - Deve essere prevista una barriera verde di mitigazione ambientale verso la linea ferroviaria.
  • - Almeno il 50% della superficie scoperta di pertinenza dei nuovi edifici deve essere alberata e sistemata con pavimentazione drenante.
  • - Qualora l’area presenti recinzioni, queste devono essere piantumate e disposte in modo da perimetrare e armonizzare gli spazi di servizio alle attività insediate, lasciando invece liberi gli affacci degli edifici verso gli spazi collettivi di uso pubblico.

Parametri dimensionali

  • - Superficie territoriale: mq 30.404
  • - SC (massima): mq 15.000
  • - Altezza (massima): 2 piani

Destinazioni non ammesse

  • - Du_A Residenziale
  • - Du_C commerciale al dettaglio limitatamente a Du_C3
  • - Du_G Rurale.

Indicazioni per il convenzionamento

  • - La superficie da destinare a servizi pubblici deve essere destinata alla realizzazione di un'area destinata a verde pubblico lungo il lato sud dell'area di intervento
  • - Deve essere individuata un'area destinata a verde alberato di pertinenza privata con funzione di connessione ecologica urbana sul lato occidentale e settentrionale
  • - Deve essere previsto il prolungamento della pista ciclabile prevista nell'area Lebole
  • - Il 10% della Superficie edificabile deve derivare dal trasferimento di crediti edilizi e/o diritti edificatori derivanti da misure compensative di cui all'Articolo 14.
Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema relazioni urbane e obiettivi di intervento

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative

Schema indicazioni operative