Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 20 Morfotipo II.2 Ecosistemi agro-pastorali

1. Elementi strutturali della rete:

  • - II.2.a - Nodo degli ecosistemi agro-pastorali: Sono rappresentati da ecosistemi agricoli montani tradizionali con attività agricole estensive a mosaico con aspetti pascolivi e prativi. Si riscontrano aree agricole di collina a prevalenza di oliveti terrazzati e non, colture promiscue e non intensive con presenza di aree naturali e semi-naturali e aree incolte. Sono ricompresi anche aree agricole collinari e aree agricole di pianura con scarsi livelli di edificazione. Nel territorio comunale sono riconoscibili nel settore centrale, in posizione mediana fra l'ambito agricolo di pianura e quello forestale.
  • - II.2.b - Matrice agro-ecosistemica collinare: Nel territorio comunale sono identificabili ecosistemi collinari a dominanza di seminativi e di monocolture cerealicole, con locali frammenti di vegetazione naturale e semi-naturale talvolta legata a ambienti ripari. Nel territorio comunale è riconoscibile nel settore centrale e settentrionale.
  • - II.2.c - Matrice agro-ecosistemica di pianura: Tale matrice è rappresentata da pianure alluvionali con agro-ecosistemi a copertura continua, minimamente soggetti a fenomeni di urbanizzazione e infrastrutturazione. Si denota la prevalenza di seminativi e colture orticole e la presenza di una elevata densità del reticolo idrografico secondario. La vegetazione spontanea presente lungo i corsi d'acqua si intende inclusa nell'elemento, in quanto concorre alla funzionalità dello stesso. Nel territorio comunale è riconoscibile nel settore settentrionale e meridionale.
  • - II.2.d - Matrice agro-ecosistemica di pianura urbanizzata: Sono identificabili pianure alluvionali con elevata frammentazione dell'agro-ecosistema a causa dell'urbanizzazione e dell'infrastrutturazione. Nel territorio comunale è riconoscibile nel settore centrale.
  • - II.2.e - Agro-ecosistema frammentato attivo: Si tratta di agro-ecosistemi di piccole dimensioni, in stato di frammentarietà, ma con uso agricolo ancora prevalente, in condizioni di contatto locale o inglobanti coltivi abbandonati e aree a ricolonizzazione boschiva o arbustiva. Possono essere immersi in matrici forestali o di relittuali versanti agricoli. Nel territorio comunale è riconoscibile nel settore orientale in superfici isolate.
  • - II.2.f - Agro-ecosistema intensivo: Nel settore sono presenti aree agricole interessate dalla presenza di vivai e serre, da vigneti occupanti estese porzioni territoriali e frutteti specializzati. Si denota una elevata antropizzazione generale del paesaggio. Nel territorio comunale è riconoscibile nel settore centrale e settentrionale in superfici isolate e frammentarie.

2. Elementi funzionali della rete. Nel territorio comunale non sono riconoscibili elementi funzionali della rete appartenenti a tale morfotipo ecosistemico.

3. Obiettivi e indicazioni per le azioni:

  1. 1. Mantenimento della qualità ecologica dei nodi degli agroecosistemi e conservazione attiva delle aree agricole ad alto valore naturale, con particolare riferimento a quelle inserite nella Rete Natura 2000 o in altre aree soggette a tutela a livello locale o sovraordinato.
  2. 2. Mantenere gli agroecosistemi di alto valore naturale favorendo, ove possibile, le attività zootecniche e un'agricoltura innovativa che coniughi vitalità economica con ambiente e paesaggio.
  3. 3. Riduzione dei tassi di consumo di suolo agricolo per urbanizzazione nelle pianure interne, tutela dei nodi agricoli di pianura e miglioramento della permeabilità ecologica delle matrici agricole di pianura, con particolare riferimento alle aree circostanti le importanti aree umide.
  4. 4. Miglioramento della permeabilità ecologica delle aree agricole non classificate come nodi anche attraverso la ricostituzione degli elementi vegetali lineari e puntuali (siepi, filari alberati, boschetti, alberi camporili) e la creazione di fasce tampone lungo gli impluvi.
  5. 5. Favorire il mantenimento e recupero delle sistemazioni idraulico-agrarie di versante (terrazzamenti, ciglionamenti, ecc.).
  6. 6. Aumento dei livelli di sostenibilità ambientale delle attività agricole intensive (vivaismo, floricoltura in serra, vigneti e frutteti specializzati) e miglioramento delle connessioni tra nodi/matrici forestali.
  7. 7. Conservazione e valorizzazione dell'agrobiodiversità (razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale), elemento spesso in stretta connessione con la qualità del paesaggio agropastorale.
  8. 8. Conservazione degli agroecosistemi di pianura urbanizzata frammentati e a rischio di scomparsa, mediante il mantenimento e la ricostituzione dei livelli minimi di permeabilità ecologica, il recupero delle attività agricole e la riduzione dei processi di consumo di suolo.
  9. 9. Incremento della trasformazione delle attività agricole verso il biologico o comunque verso forme di agricoltura a elevata sostenibilità ambientale.