Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Titolo III Obiettivi generali del Piano Strutturale

Articolo 21 Le politiche sul territorio

1. Obiettivo generale del Piano Strutturale di Arezzo è il miglioramento della qualità delle prestazioni fisiche, sociali e culturali dell'intero territorio e la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico e dell'ambiente naturale.

2. L'Amministrazione Comunale ha la responsabilità generale delle politiche sul territorio e coordina e controlla la definizione degli interventi previsti dal Piano Strutturale, garantendo la trasparenza dei processi decisionali e la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo del territorio.

Titolo IV Obiettivi specifici

Capo I Città ed insediamenti urbani

Articolo 22 Tutela e valorizzazione del carattere, della scala e dell'identità dei centri urbani più piccoli e delle frazioni

1. I centri urbani e le frazioni del comune di Arezzo risultano unici nel loro genere; essi condividono l'esigenza di uno sviluppo che ne rinforzi il carattere, la scala e l'identità preesistenti; la fornitura dei servizi necessari e l'ampliamento delle infrastrutture dovranno essere realizzate coerentemente con le esigenze della città, nel rispetto della sua identità; i nuovi sviluppi urbani dovranno rispettare il disegno urbano, l'architettura e la forma originaria e più antica di ogni singolo contesto locale.

Articolo 23 Sviluppo dell'offerta differenziata di abitazioni attraverso un mix funzionale e tipologico delle residenze

1. Uno degli obiettivi della città di Arezzo dovrà essere la produzione di una edilizia abitativa per una popolazione diversificata; la struttura demografica e del reddito, entrambe in evoluzione, richiedono la disponibilità di un'ampia gamma di opportunità abitative in tutta la zona.

2. Tali opportunità abitative dovranno connotare i quartieri esistenti ed essere in grado di dare un'offerta mista per reddito e fascia di età oltre a costituire un ambiente urbano favorevole ai pedoni ed a coloro che usufruiscono dei mezzi pubblici, preservando il più possibile gli appezzamenti agricoli e gli spazi verdi.

Articolo 24 Sviluppo equilibrato dell'economia turistica

1. Il Piano strutturale pone le basi per costruire ciò che in futuro rappresenterà il nuovo prodotto turistico vendibile, ne indica le direzioni di sviluppo, anche in relazione ai bisogni dei residenti e delle imprese, moltissimi elementi infatti accomunano la qualità per i residenti a quella per gli ospiti; la città di Arezzo è già un prodotto turistico articolato, in parte ancora da valorizzare, certamente da specializzare; convivono infatti dentro la stessa città almeno quattro anime: la città degli affari e dei congressi, la città culturale, la città degli eventi, e la città verde; ognuna di queste anime, deve convivere con le altre e deve, insieme alle altre, rafforzare l'identità di Arezzo come Città Ospitale.

Articolo 25 Ampliamento delle attività e delle strutture culturali

1. Di pari passo con l'impegno assunto per espandere il turismo in maniera equilibrata, ad Arezzo dovranno essere sostenute ed ampliate sia le tradizioni culturali che le strutture che le supportano; tali investimenti avranno la doppia funzione di arricchire la popolazione residente e di rafforzare lo sviluppo del turismo culturale; un'economia diversa potrà essere sostenuta attraverso il potenziamento del polo Universitario e degli Istituti di ricerca e la creazione di nuovi Musei.

Articolo 26 Recupero, ripristino ed espansione dei terreni e dell'infrastruttura commerciale

1. Lo stato di salute del commercio ed il suo livello di espansione sono per Arezzo di importanza cruciale; storicamente la dimensione industriale della città ha svolto un ruolo importante nella sua economia e nella formazione di un'identità; l'economia dovrà essere pertanto stimolata e diversificata tramite appropriate politiche di utilizzo del suolo, miglioramenti delle aree commerciali esistenti ed investimenti nelle infrastrutture.

Capo II Territorio rurale

Articolo 27 Conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, urbano e rural

1. Nel disegno storico e nella cultura della città di Arezzo, molti aspetti devono essere preservati ed arricchiti: l'unicità della struttura urbana, delle sue tradizioni e del paesaggio costituiscono un quadro vincolante sia per la crescita che per la sua conservazione; la relazione esistente tra i suoi centri urbani, il tessuto agrario preesistente e l'ambiente naturale è straordinaria.

2. Per svilupparla e valorizzarla è necessaria la massima attenzione: il disegno urbano del centro storico è ricco di edifici di grande pregio architettonico e di beni culturali che non dovranno essere compromessi o lasciati deteriorare; i villaggi rurali nel territorio aperto, così come i centri urbani, dovranno potersi sviluppare senza perdere l'identità fisica o sociale che li ha contraddistinti sino ad ora.

Articolo 28 Tutela e incremento degli ecosistemi naturali e dell'economia agricola

1. La diversità del paesaggio di Arezzo, composto di montagne come di verdi vallate solcate da fiumi, costituisce uno straordinario contesto per la città ed una risorsa ineguagliabile per la sua gente: obiettivo prioritario del Piano Strutturale dovrà essere quello di preservare i vari habitat, gli spartiacque ed il sistema degli spazi verdi e dei terreni agricoli.

2. Dovrà essere valutato l'impatto che ogni nuovo insediamento potrà comportare sulle risorse essenziali del territorio; dovrà essere privilegiata la conservazione degli spazi verdi e del complesso sistema dei collegamenti tra il centro urbano e la parte orientale del territorio che corrisponde in parte, ad una vasta area di riserva naturale ed in parte ad una ampia zona agricola; dovrà essere sviluppata l'economia agricola nel rispetto delle modalità di evoluzione del paesaggio naturale.

Capo III Mobilità e infrastrutture

Articolo 29 Potenziamento dei collegamenti infrastrutturali

1. Il territorio di Arezzo dovrà essere interessato da interventi infrastrutturali a scala provinciale e regionale che potranno incidere significativamente sull'assetto viario esistente ed offrire ulteriori opportunità di sviluppo del territorio; muovendo dall'analisi della rete viaria esistente, si dovrà pervenire alla diversificazione dei vari flussi di traffico, separando la circolazione urbana da quella a più vasta scala; l'insieme di questi progetti dovrà prefiggersi lo scopo di migliorare il sistema infrastrutturale e di diminuire l'impatto dei grossi flussi di traffico sulla città.

Articolo 30 Ottimizzazione della circolazione delle auto senza incoraggiare lo sviluppo indiscriminato della città

1. Lo sviluppo indiscriminato delle città comporta generalmente un utilizzo disordinato dei suoli, la congestione e compromissione della qualità dei quartieri storici, la trasformazione generalizzata di terreni agricoli in aree a sviluppo urbano a bassa densità; per evitare tutto questo ad Arezzo dovrà essere pianificato l'uso dell'auto, non permettendo che domini lo sviluppo, distrugga il paesaggio e danneggi il tessuto storico urbano.

2. Un'attenta pianificazione ed un approccio equilibrato verso modalità diverse di trasporto dovrà contribuire ad instaurare un maggiore equilibrio tra l'esigenza di utilizzare le auto, la conservazione e l'ampliamento dell'ambiente urbano.

Articolo 31 Crescita delle potenzialità del trasporto pubblico con sviluppo coordinato delle nuove urbanizzazioni

1. La città di Arezzo dovrà tendere a raggiungere un corretto equilibrio tra le diverse componenti della mobilità: trasporti pubblici su ferro e gomma, trasporto privato veicolare, movimenti pedonali.

2. Per poter incrementare l'uso dei mezzi pubblici ed offrire anche l'opportunità di muoversi a piedi sia all'interno del centro urbano che al di fuori di esso, è necessario programmare gli investimenti nel settore dei trasporti pubblici e stabilire adeguati modelli di utilizzo del suolo.

3. Il concetto di sviluppo finalizzato all'uso del mezzo pubblico è oggi utilizzato ampiamente nell'organizzazione dello sviluppo dei centri urbani pedonabili e ad uso misto, simili ad esempio alla struttura urbana tradizionale di Arezzo e dei centri urbani circostanti; lo sviluppo dei trasporti pubblici e dei centri abitati risultano in questo caso tra loro correlati ed interdipendenti; la strategia di integrazione delle forme di sviluppo con gli investimenti nel trasporto pubblico può rafforzare il centro antico e creare una struttura razionale per la crescita della città.