Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 183 Schema direttore: la tangenziale S.D.2

1. Lo schema direttore S.D.2 raccoglie le aree ritenute strategiche per il miglioramento del sistema infrastrutturale e la riduzione dei grossi flussi di traffico sulla città, realizzando un'alternativa all'attraversamento indiscriminato della città in senso sud-nord, accrescendo il livello di interscambio tra le diverse modalità di trasporto delle merci e potenziando l'attuale livello di offerta di aree produttive.

Articolo 184 Area Strategica di Intervento 2.1: Nuova Strada Regionale 71

1. Il traffico di attraversamento e di collegamento tra parti distanti del territorio comunale comporta l'uso improprio della rete viaria urbana e pesanti effetti di congestione.

2. Il nuovo tracciato della Regionale prevede un percorso esterno alle aree centrali, caratterizzato da un numero limitato di intersezioni, in grado di rendere maggiormente scorrevole il traffico e di distribuirlo correttamente, alleggerendo allo stesso tempo gli effetti negativi ai danni delle zone abitate, sia per residenza che per permanenza nel luogo di lavoro.

3. In relazione al tracciato della variante alla SR. 71 nel tratto Ripa di Quarata sono al vaglio diverse ipotesi, nell'ambito di un lavoro di concertazione tra Amministrazione Comunale e Amministrazione Provinciale. Tale tracciato è individuato nella tavola C.6b Sistemi, sottosistemi ed ambiti funzionali: sistema della mobilità del Piano Strutturale con segni grafici che costituiranno un riferimento per le successive fasi di approfondimento del progetto infrastrutturale nel corso del quale saranno verificati la coerenza con gli obiettivi assunti dall'Amministrazione e con i requisiti ed i vincoli individuati dal Piano Strutturale, in particolare per quanto concerne il rapporto con gli specifici contesti, individuando le soluzioni migliori per evitare problematiche di compatibilità ambientale, paesaggistica e sociale.

4. Nelle parti di territorio comprese all'interno dell'areale previsto dal Ptc della Provincia di Arezzo come limite entro il quale verrà individuato, con le procedure di cui sopra, il tracciato relativo al tratto tra Indicatore e Campoluci, corrispondente al lotto 3 della variante esterna di Arezzo della SR. 71, il Regolamento Urbanistico potrà disporre interventi di nuova edificazione e/o di sostituzione e/o ristrutturazione urbanistica solo nel caso in cui sia stato individuato il tracciato definitivo nel tratto di Ripa di Quarata con le procedure riportate al precedente comma 3; tale condizionamento dovrà essere esteso anche al caso in cui gli interventi di cui sopra siano conseguenti l'approvazione di Piani Aziendali di Miglioramento Agricolo Ambientale.

5. Nell'ambito delle competenze comunali per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • interventi di compensazione ambientale lungo l'asse stradale;
  • interventi di mitigazione ambientale, per attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico) legato al traffico, mediante una fascia filtro;
  • raccolta e chiarificazione delle acque di dilavamento in apposite canalette o vasche (prime piogge).

Articolo 185 Area Strategica di Intervento 2.2: Nuova zona industriale di Indicatore

1. La individuazione della attrezzatura dell'Interporto (Area strategica 2.4) in corrispondenza di uno degli snodi del nuovo tracciato della Regionale 71 offre l'opportunità di definire un nuovo insediamento a carattere produttivo connotato da alti livelli di accessibilità.

2. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova area produttiva che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) nuova edificazione a destinazione produttiva secondo i seguenti valori massimi:
    • Sc = 145.000 mq. (la parte di edificazione destinata al terziario e al commercio ammessa sarà limitata agli spazi direttamente connessi alle attività industriali ed artigianali da insediare;spazi espositivi, uffici)
    • S = 52.800 mq. per spazi pubblici, attività collettive, parcheggi e verde;
  2. b) sistemazione degli spazi aperti attraverso la definizione di un progetto di suolo per l'intera area; in particolare si dovranno predisporre adeguate fasce e barriere verdi all'interno ed ai margini dell'area, tali da assicurare un congruo livello di filtro, di compensazione e di riduzione dell'impatto ambientale e visivo;
  3. c) l'accesso all'area sarà localizzato lungo il tracciato che raccorda la nuova Regionale 71 alla Statale del Valdarno (SS 69), in modo da impedire l'attraversamento dei nuclei di Pratantico e di Indicatore.

3. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • bonifica delle aree industriali da dismettere;
  • creazione ed organizzazione di canali infrastrutturali valutando la possibilità di introdurre:
    • rete fognaria con separazione delle acque reflue dalle meteoriche;
    • utilizzo di un acquedotto duale di servizio per le attività produttive;
    • creazione di sistemi di raccolta e depurazione delle acque di prima pioggia;
    • rete energetica privilegiando l'utilizzo di tecnologie innovative.
  • predisposizione di un sistema di monitoraggio degli inquinamenti ambientali ed elettromagnetici;
  • raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso la realizzazione di un sistema di isole ecologiche;
  • realizzazione di una fascia verde di compensazione e mitigazione ambientale di filtro tra le infrastrutture viarie-ferroviarie e le aree industriali e tra le aree industriali e i quartieri residenziali, al fine di attenuare gli impatti prodotti sull'ambiente.

4. L'intervento in quest'area è condizionato e vincolato all'attuazione del tratto della nuova Regionale 71 (Area strategica d'intervento 2.1) tra Quarata e Chiani/Battifolle e del progetto della Variante Pratantico-Indicatore (Area strategica d'intervento 2.5).

Articolo 186 Area Strategica di Intervento 2.3: Nuova zona industriale di San Zeno

1. L'area di San Zeno, insieme a quella di Pescaiola nella quale però sta via via assumendo maggiore peso la componente terziaria e commerciale, rappresenta il polo produttivo più significativo nel territorio di Arezzo.

2. Il consolidamento di questo ruolo risulta ulteriormente favorito dal rafforzamento del sistema della mobilità sia sulla direttrice est-ovest - completamento della Due Mari - che nord-sud - nuova Regionale 71 -; l'area industriale esistente ed il nuovo insediamento previsto dispongono quindi di alti livelli di accessibilità.

3. In considerazione delle differenti caratteristiche morfologiche delle due aree - ad est e ad ovest della Direttissima Firenze-Roma -si prevede che quella tra la linea ferroviaria e il Canale Maestro della Chiana sia prevalentemente destinata all'insediamento di attrezzature tecnologiche o di attività ad esse assimilabili e di attività particolari;

4. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova area produttiva che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) nuova edificazione a destinazione produttiva secondo i seguenti valori massimi:
    • Sc = 22.820 mq. per l'area ovest (la parte di edificazione destinata al terziario e al commercio ammessa sarà limitata agli spazi direttamente connessi alle attività industriali ed artigianali da insediare;spazi espositivi, uffici)
    • S = 32.600 mq. per spazi pubblici, attività collettive, parcheggi e verde;
  2. b) sistemazione degli spazi aperti attraverso la definizione di un progetto di suolo per le aree di nuova urbanizzazione e per gli insediamenti esistenti; in particolare si dovranno predisporre adeguate fasce e barriere verdi all'interno ed ai margini dell'area, tali da assicurare un congruo livello di filtro e di riduzione dell'impatto ambientale e visivo e garantire la tutela del reticolo dei corsi d'acqua esistenti;
  3. c) riqualificazione del sistema di accesso lungo la Statale 73 Senese-Aretina.
  4. d) predisposizione di una fascia di inedificabilità almeno della profondità di 100 mt. misurata a partire dal piede inferiore del canale Maestro della Chiana ed all'interno della quale prevedere la realizzazione di elementi di ritenzione temporanea delle acque meteoriche quali ad esempio vasche ad hoc, aree a verde ribassate, od altro accorgimento idoneo, utili al corretto smaltimento delle acque meteoriche provenienti dai manti di copertura degli edifici e dalle altre superfici totalmente impermeabilizzate o semipermeabili di nuova realizzazione.

5. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • bonifica delle aree industriali da dismettere;
  • creazione ed organizzazione di canali infrastrutturali valutando la possibilità di introdurre:
    • rete fognaria con separazione delle acque reflue dalle meteoriche;
    • utilizzo di un acquedotto duale di servizio per le attività produttive;
    • creazione di sistemi di raccolta e depurazione delle acque di prima pioggia;
    • rete energetica privilegiando l'utilizzo di tecnologie innovative.
  • predisposizione di un sistema di monitoraggio degli inquinamenti ambientali ed elettromagnetici;
  • raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso la realizzazione di un sistema di isole ecologiche;
  • realizzazione di una fascia verde di compensazione e mitigazione ambientale di filtro tra le infrastrutture viarie-ferroviarie e le aree industriali e tra le aree industriali e i quartieri residenziali, al fine di attenuare gli impatti prodotti sull'ambiente.

6. L'intervento in quest'area è condizionato e vincolato all'attuazione del progetto della nuova Regionale 71 (Area strategica 2.1) nel tratto da San Zeno - svincolo sulla Due mari - a Le Poggiola - svincolo sul Raccordo Autostradale.

Articolo 187 Area Strategica di Intervento 2.4: Interporto

1. L'individuazione di un molo intermodale nell'area aretina - programmato a livello territoriale e già previsto nella pianificazione urbanistica vigente a livello comunale - trova riscontro nella previsione della nuova Regionale 71, andando a collocarsi in corrispondenza di uno degli snodi del nuovo tracciato.

2. L'area interessata dall'intervento, per il quale è già stato redatto il Piano Particolareggiato, è di 284.000 mq.; la realizzazione di questo intervento comporta la rilocalizzazione dello Scalo Merci attualmente situato nell'area centrale accanto alla stazione.

3. Nella nuova area di Indicatore saranno realizzate opere ferroviarie e stradali, spazi coperti e piazzali per lo stoccaggio e lo smistamento, edifici di supporto e servizi.

4. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova infrastruttura che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) nuova edificazione secondo i seguenti valori massimi:
    • Sc = 63.300 mq. (con destinazione d'uso prevalente ad attività di supporto legate alla movimentazione delle merci e all'interscambio modale; destinazioni d'uso complementari per attività logistiche di distribuzione e commercio all'ingrosso, per servizi (ufficio postale, sportelli bancari) e altro (esercizi pubblici, ricettivo);
  2. b) verde pubblico attrezzato e di compensazione secondo il valore minimo di 18.000 mq.

5. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • redazione di un valutazione di congruità paesistica-ambientale dell'intervento;
  • realizzazione di aree verdi, boscate e non, con specchi d'acqua di mitigazione e compensazione ambientale, finalizzate ad attenuare gli impatti prodotti sull'ambiente da estese aree pavimentate;
  • creazione di un sistema di raccolta e depurazione delle acque di prima pioggia e di restituzione nel terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • mantenimento o realizzazione del reticolo di raccolta e drenaggio delle acque superficiali.
  • creazione ed organizzazione di canali infrastrutturali valutando la possibilità di introdurre:
    • rete fognaria con separazione delle acque reflue dalle meteoriche;
    • utilizzo di un acquedotto duale per gestione del servizio idrico di tipo produttivo e per gli impianti a verde;
    • utilizzo di fonti e tecnologie energetiche innovative;

6. L'intervento in quest'area è condizionato e vincolato alla attuazione del progetto della Variante Pratantico-Indicatore (Area strategica 2.5) ed all'allacciamento alla ferrovia lenta Roma-Chiusi-Firenze.

Articolo 188 Area Strategica di Intervento 2.5: Variante Pratantico-Indicatore

1. Il collegamento con la viabilità radiale della nuova Regionale 71 - in corrispondenza delle frazioni nella parte nord - prevede il progetto di nuove strade completamente esterne ai centri abitati, tali da risolvere il problema oggi esistente dell'attraversamento di questi centri; ciò permetterà il recupero e la riqualificazione di spazi centrali per le funzioni residenziali e per quelle ad esse complementari.

2. Attraverso la nuova viabilità potranno essere anche superate le intersezioni a raso con la rete ferroviaria esistente, attenuando così la formazione di code di mezzi all'interno del centro abitato.

3. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova viabilità che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) verso Pratantico il raccordo riutilizza in un primo tratto la Strada Provinciale di Pescaiola esistente per poi proseguire come strada di nuova realizzazione che supera la linea ferroviaria e si ricollega alla SS 69 appena ad ovest della Chiana;
  2. b) verso Indicatore il nuovo tracciato si immette sulla Statale 69 in prossimità dell'insediamento produttivo esistente;
  3. c) lungo il nuovo tracciato, verso i centri abitati, saranno predisposte fasce verdi di compensazione.
  4. d) Salvaguardare l'integrità e la continuità dell'area industriale con l'interporto.

4. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • interventi di compensazione ambientale lungo o in prossimità dell'asse stradale;
  • interventi di mitigazione ambientale, per attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico) legato al traffico, mediante una fascia verde di filtro;
  • mantenimento o realizzazione del reticolo di raccolta e drenaggio delle acque di superficiali.

Articolo 189 Area Strategica di Intervento 2.6: Variante Quarata

1. Il collegamento con la viabilità radiale della nuova Regionale 71 - in corrispondenza delle frazioni nella parte nord - prevede il progetto di nuove strade completamente esterne ai centri abitati, tali da risolvere il problema oggi esistente dell'attraversamento di questi centri; ciò permetterà il recupero e la riqualificazione di spazi centrali per le funzioni residenziali e per quelle ad esse complementari.

2. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di una nuova viabilità che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) collegamento con la Provinciale Setteponti ad ovest appena a valle della esistente zona produttiva e ad est oltre Case Nuove, in corrispondenza del Parco delle Cave;
  2. b) lungo il nuovo tracciato, verso i centri abitati, saranno predisposte fasce verdi di compensazione.

3. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • interventi di compensazione ambientale lungo o in prossimità dell'asse stradale;
  • interventi di mitigazione ambientale, per attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico) legato al traffico, mediante una fascia verde di filtro;
  • mantenimento o realizzazione del reticolo di raccolta e drenaggio delle acque di superficiali.