Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 74 Sistema fluviale

1. Il sistema fluviale è rappresentato da tutto il reticolo delle acque superficiali compreso nel bacino del fiume Tevere e del fiume Arno; in particolare il sistema fluviale dell'Arno è caratterizzato dalla presenza delle due aste fluviali principali dell'Arno e del canale Maestro della Chiana e da un sistema di aste secondarie costituito, tra gli altri, dai torrenti Castro, Chianaccia e Bicchieraia, Vingone e Sellina (tutti affluenti del Canale Maestro); quest'ultimo, risulta riconoscibile nel territorio prossimo alla collina fino quasi a scomparire avvicinandosi all'agglomerato principale "occluso" dalle attività antropiche urbane o rurali. Il corso dell'Arno si presenta integro, relativamente intaccato dalle presenze antropiche e comprende al suo interno la Riserva Naturale Regionale di Ponte Buriano e Penna; il fondovalle del Canale Maestro giunge canalizzato fino alla Chiusa dei Monaci da cui prosegue verso l'Arno, acquistando una sezione naturale di fondovalle; lungo il corso dell'Arno, in posizione di affaccio, sono insediati dei centri di elevato valore storico, quali: Monte Sopra Rondine, Rondine, Ponte Buriano, Cincelli, Petrignano, Giovi.

2. Obiettivi per gli assetti socio-economici sono:

  • il superamento dell'attuale separazione fra il fiume e il suo territorio;
  • l'attribuzione al sistema fluviale di un ruolo primario nello sviluppo eco-sostenibile del territorio.

3. Obiettivi per gli aspetti storico-paesistici e insediativi sono:

  • la riqualificazione ambientale ed il ripristino dei paesaggi del territorio aperto e dei paesaggi fluviali;
  • il recupero e la rifunzionalizzazione dei manufatti e dei luoghi dell'acqua;
  • la creazione di un sistema di percorrenze e di luoghi verdi per le attività di ricerca e di tempo libero.

4. Obiettivi per gli aspetti fisico, morfologici, ambientali sono:

  • il ripristino dei paesaggi fluviali, degli ecosistemi e della loro continuità;
  • il recupero ed il risanamento delle zone umide e delle aste fluviali;
  • il controllo delle attività e degli utilizzi non coerenti con la risorsa acqua;
  • il ripristino della continuità fisica dei corsi d'acqua e della rete minore di drenaggio;
  • l'individuazione e la definizione degli interventi necessari a contenere i fenomeni di esondazione ed eliminare il rischio idraulico.