Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Articolo 197 Area strategica di intervento 3.7: La Catona

1. L'area interessata dall'intervento è compresa tra la Regionale Umbro-Casentinese, via Tarlati, la strada della Catona ed il nuovo tracciato della chiusura a nord (Area strategica 3.6); si tratta di un contesto posto in prossimità del centro antico di Arezzo nel quale l'edificazione si è sviluppata linearmente ma in maniera discontinua. Una densificazione dell'edificazione esistente, secondo principi insediativi che non ne snaturino il rapporto con lo spazio aperto e non compromettano la percezione della campagna, introduce il tema della ridefinizione del margine urbano.

2. Il Regolamento Urbanistico dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla realizzazione di un nuovo quartiere residenziale che garantisca i seguenti indirizzi:

  1. a) nuova edificazione secondo i seguenti valori massimi:
    • Slp = 23.850 mq. residenza (altre funzioni nella misura massima del 20%)
    • Sf = 2.500 mq. per attrezzature di interesse comune
    • S = 48.000 mq. a verde e parcheggi
  2. b) sistemazione degli spazi aperti attraverso la definizione di un progetto di suolo
  3. c) integrazione della residenza con spazi aperti a verde ed attrezzature sportive e con altre attività di tipo terziario e commerciale, contribuendo alla realizzazione di un tessuto vario sia dal punto di vista morfo-tipologico sia funzionale.

3. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Regolamento Urbanistico e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • ridurre al minimo lle superfici impermeabili (parcheggi e collegamenti stradali) a favore di quelle permeabili (aree a verde, percorsi non asfaltati, ecc);
  • far precedere o rendere contestuali la realizzazione degli impianti verdi ed in particolare di quelli boscati;
  • prevedere la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti attraverso la realizzazione di un sistema di isole ecologiche;
  • creazione ed organizzazione delle reti infrastrutturali valutando la possibilità di introdurre:
    • rete fognante e separazione delle acque nere e bianche;
    • utilizzo di un acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde;
    • utilizzo di fonti e tecnologie energetiche alternative.