Art. 44 La ricognizione delle prescrizioni del PIT/PPR
1. Il Piano Strutturale, in coerenza con le indicazioni dell'art.4 comma 3 della Disciplina del PIT-PPR, fa riferimento agli indirizzi per le politiche, applica le direttive e le prescrizioni d'uso contenute nella disciplina statutaria del PIT-PPR.
2. Nel documento D 3 "Relazione di conformità e coerenza" viene dato conto della conformità del Piano Strutturale ai contenuti del PIT-PPR. Si elencano, di seguito, le prescrizioni d'uso contenute nella disciplina statutaria del PIT-PPR, che interessano il territorio comunale di Arezzo:
Disciplina dei beni paesaggistici:
- - prescrizioni d'uso relative agli immobili ed aree di notevole interesse pubblico (art.134 comma 1 lettera a) ed art.136 del Codice),
- - prescrizioni d'uso relative alle aree tutelate per legge (art. 134, comma 1, lettera b) e art. 142, comma 1, del Codice):
- - Lettera b - Territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri, a partire dalla linea di battigia
- - Lettera c - Fiumi, torrenti e corsi d'acqua e relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna
- - Lettera f - Parchi e riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi
- - Lettera g - Territori coperti da foreste e da boschi
- - Lettera m - Zone di interesse archeologico
- - prescrizioni d'uso relative ai beni architettonici tutelati ai sensi della parte II del D.Lgs. 42/2004
Norme comuni sulle energie rinnovabili
- - prescrizioni relative al corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio di impianti per energie rinnovabili di cui ai seguenti allegati del PIT-PPR:
- - Allegato 1A - Norme comuni energie rinnovabili impianti di produzione di energia elettrica da biomassse
- - Allegato 1B - Norme comuni energie rinnovabili impianti eolici
3. Il PS dà atto che, allo stato attuale, è in corso la verifica delle aree gravate da usi civici nel territorio di Arezzo.
4. Sono prescrizioni della Disciplina del Piano PIT-PPR, oltre alla disciplina statutaria, le prescrizioni relative a "la strategia dello sviluppo territoriale" per la pianificazione degli aeroporti toscani di cui all'art. 24 comma 4.d, che interessano il territorio del comune di Arezzo, e le prescrizioni relative a "la presenza industriale in Toscana" di cui all'art. 28 comma 8.
5. Nel Territorio comunale di Arezzo, il PIT-PPR non contiene previsioni e prescrizioni di ambiti per la localizzazione di interventi di competenza regionale ai sensi dell'art. 88 comma 7.c della LR 65/2014.
6. Il PIT-PPR contiene Progetti di Paesaggio di cui art. 34 della Disciplina del Piano; nel Territorio comunale di Arezzo è presente Il Progetto di Paesaggio "Le Leopoldine della Val di Chiana" che dà attuazione alla Parte Strategica del PIT-PPR, il Progetto di paesaggio è in fase di avvio del procedimento (DCR n. 37 del 27/03/2015).
Art. 45 La ricognizione delle prescrizioni del PTCP
1. Il vigente Piano di coordinamento territoriale della Provincia di Arezzo (PTC) è stato approvato con D.G.P. n. 72 del 16 maggio 2000, ed è stato redatto ai sensi della L.R. 5/1995.
2. Il Piano Strutturale è coerente con le disposizioni del vigente PTC per le parti compatibili con il PIT-PPR e la vigente normativa. Nel documento D 3 "Relazione di conformità e coerenza" viene illustrata la coerenza del Piano Strutturale con i contenuti del PTC.
3. Nel Territorio comunale di Arezzo, il PTC non contiene previsioni e prescrizioni di ambiti per la localizzazione di interventi di competenza provinciale ai sensi dell'art. 90 comma 7.b della L.R. 65/2014.
Art. 46 Disciplina dei beni paesaggistici
1. Il PS individua nella Carta "C 5.1 Carta dei vincoli paesaggistici" i beni paesaggistici di cui alla Parte terza del Codice e li disciplina sulla base dei contenuti dell'elaborato 8b del PIT/PPR: "Disciplina dei beni paesaggistici ai sensi degli artt.134 e 157 del Codice".
2. Il PS applicano le direttive e recepiscono le prescrizioni d'uso contenute nella scheda di vincolo (Elaborato 3B - Schede relative agli immobili ed aree di notevole interesse pubblico del PIT/PPR); nel territorio comunale le aree oggetto di specifico Decreto di Dichiarazione di Notevole Interesse pubblico, ai sensi dell'articolo 136 del Codice, sono:
- - Zona della collina di Pionta
- - Fasce laterali della superstrada dei Due Mari
- - Colle di Santa Maria delle Grazie
- - Colle di San Fabiano
- - Colle di Castel Secco e San Cornello
- - Zona dello 'Scopetone'
- - Zona della Fortezza Medicea
- - Zone godibili dall'autostrada del Sole
- - Terreni boschivi in località Stoppedarca
- - Zona denominata Alpe di Poti
- - Zona del bacino artificiale della Penna
- - Giardino di proprietà privata
3. Il PS recepiscono le prescrizioni d'uso relative alle aree tutelate per legge (art. 134, comma 1, lettera b) e art. 142, comma 1, del Codice):
- - Lettera b - Territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 m dalla linea di battigia, anche con riferimento ai territori elevati sui laghi. (art.142. c.1, lett. b, Codice);
- - Lettera c - I fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna. (art.142. c.1, lett. c, Codice);
- - Lettera f - Parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi (art.142. c.1, lett. f, Codice);
- - Lettera g - Territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227. (art.142. c.1, lett. g, Codice);
- - Lettera h - Zone gravate da usi civici (art.142. c.1, lett. h, Codice);
- - Lettera m - zone di interesse archeologico (art.142. c.1, lett. m, Codice).
5. In merito alle "zone gravate da usi civici" (art. 142, comma 1 lettera h) del Codice), si fa presente che è in corso di svolgimento una ricognizione finalizzata a verificare e definire la perimetrazione degli usi civici; al termine della verifica e ricognizione (in coerenza con le indicazioni al punto 9.3 dell'Elaborato 7B del PIT/PPR) la perimetrazione sarà acquisita nel PS con valenza di vincolo.
Art. 47 Vincolo Idrogeologico
1. Il PS individuano e disciplinano il sistema idrografico del territorio comunale sulla base delle disposizioni dell'art.16 della Disciplina del Piano del PIT-PPR. Gli ambiti di vocazione ai fini della riperimetrazione del Vincolo Idrogeologico sono riportati nella Carta C 5.3- Carta dei vincoli ambientali.
2. Il PS persegue, fatte salve le disposizioni di cui alla pianificazione di bacino, alle norme in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d'acqua, gli obiettivi riportati al comma 2 dell'art. 16 della Disciplina del PIT/PPR:
- a) conservare e migliorare i caratteri di naturalità degli alvei, delle sponde, del contesto fluviale, come definito al comma 3, lettera a) e delle aree di pertinenza fluviale come riconosciute dai Piani di assetto idrogeologico;
- b) salvaguardare i livelli di qualità e il buon regime delle acque, con particolare riferimento al mantenimento del Deflusso Minimo Vitale (DMV), al trasporto solido, alle aree di divagazione dell'alveo e quelle necessarie alla sua manutenzione e accessibilità;
- c) tutelare la permanenza e la riconoscibilità dei caratteri morfologici, storico-insediativi, percettivi e identitari dei contesti fluviali;
- d) conservare e valorizzare i servizi ecosistemici offerti dagli ambienti fluviali, anche migliorando la qualità delle formazioni vegetali ripariali e dei loro livelli di maturità, complessità.