Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 26 Morfotipo dei tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista

Morfotipo T.R.1. Tessuto ad isolati chiusi o semichiusi

Descrizione e individuazione

Tessuto di matrice storica otto-novecentesca, a densità medio/alta, formatosi fuori dalle mura del centro storico a sud della ferrovia sul reticolo delle vie Colombo, Vittorio Veneto, Trasimeno, Arno, Kennedy e lungo gli assi in uscita, di relazione territoriale come Via Porta, Via Perennio (Fiorentina), Via Della Chimera (Setteponti), Via Trento e Trieste (Anconetana).

Gli isolati sono edificati lungo il perimetro, chiusi o semichiusi, e presentano una cortina edilizia prevalentemente continua, direttamente affacciata e allineata sul fronte stradale, con impianto prevalente a corte e funzioni commerciali e servizi frontestrada.

Obiettivi e direttive

  • - Riqualificare e incrementare la dotazione di spazi pubblici e/o collettivi e del verde tutelando la struttura ad isolati chiusi e semichiusi
  • - Evitare la saturazione delle corti interne con nuove edificazioni
  • - Utilizzare le corti interne per realizzare piazze coperte
  • - Evitare la sostituzione degli isolati con architetture fuori scala e monofunzionali
  • - Mantenere e favorire la realizzazione di passaggi e gallerie che mettano in relazione corti interne e spazio pubblico esterno incrementando l'offerta di spazi collettivi di uso pubblico
  • - Realizzare gli elementi di completamento, estensione e riqualificazione della rete degli spazi pubblici con particolare attenzione allo spazio pubblico connettivo che mette in relazione i servizi presenti ai piani terra degli isolati

Morfotipo T.R.2. Tessuto ad isolati aperti e lotti residenziali isolati

Descrizione e individuazione

Tessuto che caratterizza sia il nucleo capoluogo che i centri e le frazioni esterni, anche di piccole dimensioni; esso costituisce una modalità di espansione insediativa che si individua come tipica degli anni '50-'70 (ad. es. nel capoluogo si ritrovano come "seconda corona di espansione". Si tratta dei quartieri a est del centro e dell'area del Tribunale, attorno a Via Lazzeri, Via Occhini; parti del quartiere Dante, a sud; lungo la Fiorentina, a ovest, attorno alla parrocchia di S. Egidio all'Orciolaia; lungo via Tarlati...) ma che si ritrova anche in interventi più recenti e comunque quale forma di consolidamento dei centri urbani sparsi sul territorio aretino.

Gli isolati sono aperti, costituiti da edifici isolati su lotto, circondati da spazi di pertinenza privati e recintati nella maggior parte dei casi trattati a giardino. Le file di edifici su lotto disposti lungo le strade principali presentano talvolta spazi semi-privati, non recintati per consentire una relazione diretta edificio-strada (per presenza di negozi e locali di servizio e relativa possibilità di parcheggio).

Obiettivi e direttive

  • - Rafforzare i caratteri di urbanità riqualificando e incrementando la dotazione di spazi pubblici e/o collettivi e del verde
  • - Attuare interventi di completamento, estensione e riqualificazione dello o spazio pubblico connettivo che mette in relazione i servizi in modo da rafforzare la struttura ordinatrice del tessuto
  • - Preservare la continuità delle aree a verde (giardini, orti e frutteti) qualora configurino elementi di continuità della rete ecologica locale
  • - Riqualificare i fronti urbani verso lo spazio pubblico collettivo (strada) ed i margini urbano-rurale.

Morfotipo T.R.3. Tessuto ad isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali

Descrizione e individuazione

Questo tipo di tessuto è individuabile nel capoluogo a sud del centro, tra la circonvallazione ed i quartieri ad isolati chiusi e semichiusi vicino all'Ospedale, sul reticolo delle vie Colombo e Vittorio Veneto e in prossimità della circonvallazione e della sua parallela a ovest (vie Vico-F.lli Lebole-Caduti di Cefalonia e Corfù; inoltre a nordovest del centro, sulla via Setteponti (via Mochi) e ad est su via Campanacci.

Questo morfotipo si caratterizza per la densità variabile, l'organizzazione in isolati irregolari per forme e dimensioni, generalmente aperti e individuati da blocchi di diverse forme e geometrie affacciati su ampi spazi di pertinenza. Il rapporto tra edifici è strada è solitamente mediato da tali spazi di pertinenza che sono destinati a funzioni di servizio (accessi e corti) o caratterizzati come luoghi semipubblici tipo piazzette o più generalmente giardini.

Obiettivi e direttive

  • - Completare o definire un disegno urbano compiuto tramite interventi di ridisegno, completamento, riqualificazione, e/o rifunzionalizzazione finalizzati a rafforzare i caratteri di identità e a realizzare nuove centralità urbane
  • - Realizzare nuovi servizi e attrezzature; realizzare dotazioni a scala di quartiere.
  • - Rafforzare le relazioni con gli spazi aperti di uso pubblico e la strada
  • - Superare le barriere infrastrutturali con connessioni ciclabili e pedonali e mitigarle con cortine arboree
  • - Dotare i tessuti di servizi adeguati e attrezzature specialistiche
  • - Realizzare interventi di demolizione e densificazione edilizia per ricavare nuovi spazi aperti collettivi di uso pubblico
  • - Realizzare interventi di miglioramento dell'efficienza energetica ed in genere di riqualificazione ambientale
  • - Realizzare interventi di ridefinizione delle relazioni con lo spazio pubblico urbano e con lo spazio aperto periurbano.

Morfotipo T.R.4 Tessuto ad isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali di edilizia pianificata

Descrizione e individuazione

I tessuti TR4 si riconoscono per la presenza di un disegno unitario; essi sono esito di progetti che attraverso un disegno urbanistico hanno contribuito a caratterizzare e dare forma compiuta a vere e proprie parti di città, come il settore orientale e la definizione dei margini urbani verso la campagna attraverso il disegno del quartiere Giotto, del quartiere di via Perelli, lungo via Salmi oppure, a sud oltre la circonvallazione, del quartiere di via Alfieri.

Il morfotipo TR4 è quindi caratterizzato dalla riconoscibilità di un disegno urbano, delle geometrie e di come viene distribuita spazialmente la ripetizione dello stesso tipo edilizio o la composizione di diversi tipi, generalmente isolati su lotto ed arretrati dal fronte stradale per mediarne il rapporto con la strada.

In modo diverso, attraverso interventi di dimensioni molto più contenute e tipologie edilizie di minore dimensione e densità, ma sempre all'interno di un'idea di "disegno" dello spazio urbano, i tessuti TR4 sono stati utilizzati nella pianificazione aretina per strutturare il consolidamento dei piccoli centri e delle frazioni (Val di Chiana; assi radiali verso nord e verso ovest) sparsi nel territorio comunale.

Nei morfotipi TR4 quasi sempre gli spazi pubblici ed aperti presentano un grado di organizzazione adeguato a strutturare una rete; in molti casi vi è l'inserimento di edifici con funzioni pubbliche e servizi (scuole, attrezzature sportive, supermercato, ufficio postale).

Nei piccoli centri i TR4 tendono a valorizzare le preesistenze insediative dando forma alla struttura dello spazio pubblico e/o collettivo con nuove dotazioni.

Obiettivi e direttive

  • - Valorizzare e favorire la riconoscibilità dell'architettura contemporanea e la qualità degli spazi aperti urbani che caratterizza il morfotipo
  • - Consolidare e aumentare le relazioni morfologiche e funzionali, ambientali e paesaggistiche con il contesto
  • - Incentivare la qualità degli interventi di architettura e ristrutturazione urbanistica ed edilizia e attivare inventivi e opportunità per il rinnovo del patrimonio edilizio (efficienza e produzione energetica, qualità dei fronti edilizi, etc.)
  • - Salvaguardare/realizzare spazi di continuità e relazione fisica e percettiva tra città e campagna
  • - Salvaguardare/realizzare spazi di continuità e relazione fisica e percettiva tra i tessuti e le attrezzature urbane più rilevanti (parchi, attrezzature scolastiche e sportive, aree connotate da punti di vista panoramici)
  • - Riprogettare il margine urbano con interventi di qualificazione paesaggistica
  • - Superare le barriere infrastrutturali con connessioni ciclabili e pedonali e mitigarle con cortine arboree

Morfotipo T.R.6 Tessuto a tipologie miste

Descrizione e individuazione

Sono tessuti a densità variabile caratterizzati dalla compresenza di attività secondarie e terziarie, sia produttive e commerciali che direzionali, con attrezzature di interesse collettivo e quote di residenza. Sono situati nel capoluogo in prevalenza lungo le radiali occidentali in corrispondenza della circonvallazione e della parallela a ovest (vie- Vico - Fanfani - Caduti di Cefalonia e di Corfù),

Gli spazi pubblici in questi tessuti sono generalmente carenti, lo spazio aperto è a servizio delle attività produttive (depositi, piazzali, parcheggi), prevalgono una bassa qualità architettonica, la mancanza di relazioni fisiche e geometriche tra parti produttive e brani di tessuto residenziale, un'urbanizzazione caotica, l'assenza di spazi pubblici spesso limitati alle aree a parcheggio.

Obiettivi e direttive

  • - Attivare progetti di rigenerazione urbana indirizzandoli alla sostenibilità architettonica, sociale, energetica e ambientale
  • - Prevedere interventi di sostituzione di edifici produttivi eliminando situazioni di dismissione e degrado urbanistico e architettonico
  • - Ridefinire la struttura ordinatrice ed il ruolo dello spazio pubblico e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità con particolare attenzione alla realizzazione delle connessioni verdi della rete ecologica minore ed al miglioramento dei margini tra spazio urbano e rurale tramite cortine verdi e la qualità dei fronti
  • - Attuare strategie di rilocalizzazione delle attività produttive incompatibili in aree dedicate alla produzione
  • - Favorire la de-permeabilizzazione delle superfici sigillate
  • - Superare le barriere infrastrutturali con connessioni ciclabili e pedonali e mitigarle con cortine arboree

Art. 27 Morfotipo dei tessuti urbani o extraurbani a prevalente funzione residenziale e mista - frange periurbane e città diffusa

Morfotipo T.R.8 Tessuto lineare

Descrizione e individuazione

Il morfotipo TR8 è distribuita lungo tutta la maglia storica principale che radialmente collega il centro di Arezzo al suo contesto territoriale definendo sviluppi insediativi lineari di maggiore o minore consistenza e continuità a seconda che ci si riferisca alla viabilità del settore occidentale, meridionale, settentrionale, dove la continuità insediativa è più marcata, oppure di quello orientale, dove la morfologia del territorio ha limitato tali sviluppi lineari.

Si tratta di espansioni edilizie costituite perlopiù da edifici mono-bifamigliari e a schiera, dovute ad un processo di crescita incrementale per singoli lotti, sviluppato attorno ad una matrice di aggregazioni insediative storiche, spesso di pregio architettonico, strutturata e affacciata su una strada fondativa. Data la matrice storica presente, caratteristica dei TR8, sono stati classificati in questo morfotipo anche alcuni aggregati rurali storici riconosciuti dal PTCP aventi effettivo carattere di aggregazione insediativa (edifici raggruppati a formare un nucleo o un piccolo borgo), non sempre con medesima perimetrazione rispetto al PTCP essendo che quest'ultimo include anche aree inedificate (pertinenze di pregio) di ampie dimensioni all'interno dei perimetri.

Obiettivi e direttive

  • - Riqualificare le relazioni funzionali, visive, paesaggistiche tra città e campagna
  • - Evitare saldature preservando i varchi tra le diverse frazioni e centri, coerentemente con la discontinuità insediativa propria della polarizzazione lineare policentrica
  • - Favorire interventi di addensamento dei nodi urbani con spazi pubblici, servizi e spazi di quartiere assicurando il mantenimento dei varchi lungo strada utili a favorire la continuità paesaggistica e ambientale
  • - Riprogettare il bordo costruito con azioni di qualificazione paesaggistica anche tramite l'individuazione di ambiti periurbani di cintura di transizione tra città e campagna
  • - Migliorare i fronti edificati verso lo spazio agricolo

Morfotipo T.R.9 Tessuto reticolare e diffuso

Descrizione e individuazione

I tessuti TR9 sono stati individuati laddove i tessuti lineari TR8 perdono il carattere di continuità che ne caratterizza la linearità per dar luogo invece ad una forma molto più rada (per questo assimilata a quelli che nell'abaco regionale sono riconosciuti come densificazioni dei filamenti residenziali in territorio rurale) costituita da edifici mono-bifamigliari, privi di affaccio sulla strada fondativa e inseriti in recinti verdi e spazi di pertinenza prevalentemente sistemati a verde.

Obiettivi e direttive

  • - Riqualificare le relazioni funzionali, visive e paesaggistiche tra città e campagna evitando ulteriori interventi di densificazione e saturazione edilizia degli spazi aperti interclusi
  • - Contenere i processi di dispersione insediativa impedendo ulteriori processi di densificazione dei filamenti residenziali
  • - Migliorare i fronti edificati e mettere in atto azioni di qualificazione paesaggistica per la riqualificazione/valorizzazione delle relazioni con lo spazio agricolo

Art. 28 Morfotipo extraurbani a prevalente funzione residenziale e mista

Morfotipo T.R.10 Campagna abitata

Descrizione e individuazione

Il morfotipo TR10 connota una modalità insediativa pervasiva nel territorio rurale di Arezzo dove la campagna è prevalentemente abitata, dove la funzione residenziale è promiscua a quella agricolo-produttiva ed anzi tende sempre più a caratterizzarsi come fenomeno di dispersione insediativa connesso al turismo o all'utilizzo nel tempo libero (seconde case).

Obiettivi e direttive

  • - Valorizzare la "campagna abitata" come valore identitario e contesto di vita, mantenendo il carattere rurale e diffuso del tessuto edilizio e architettonico, senza implementarlo
  • - Limitare la deruralizzazione degli edifici rurali storici mantenendone l'unità funzionale con il fondo agricolo di pertinenza
  • - Conservare il carattere rurale del morfotipo preservandone la connotazione impiegando, nei recuperi e nelle eventuali addizioni, i materiali e le tipologie dei repertori della tradizione rurale
  • - Dare continuità e fruibilità ai tracciati storici extraurbani

Morfotipo T.R.11 Campagna urbanizzata

Descrizione e individuazione

Sono i tessuti immersi in territorio agricolo con modalità insediative di tipo urbano, ma in assenza di spazi pubblici e servizi e con destinazione residenziale o produttivo-commerciale, direzionale, specialistica.

Sono stati riscontrati alcuni casi di questi interventi sparsi nel territorio, talvolta sorti per sostituire manufatti produttivi in zona impropria, talvolta secondo logiche fini a se stesse.

Obiettivi e direttive

  • - Contrastare e bloccare la crescita del modello della campagna urbanizzata
  • - Provvedere al recupero dell'edilizia rurale monumentale e diffusa e recuperare e valorizzare la continuità, anche visiva e percettiva, dei tracciati storici extraurbani

Morfotipo T.R.12 Piccoli agglomerati isolati extraurbani

Descrizione e individuazione

Agglomerati extraurbani di piccola dimensione, a carattere esclusivamente residenziale e di recente formazione, diffusi sul territorio e cresciuti in assenza di pianificazione, lotto per lotto. In alcuni casi costituiscono agglomerato anche piccole lottizzazioni sorte impropriamente e in modo isolato nella campagna aretina.

Obiettivi e direttive

  • - Contrastare e bloccare la crescita di questo morfotipo quando tale forma di urbanizzazione ricade nel tessuto rurale e riqualificare i tessuti a proliferazione produttiva lineare esistenti attraverso la dotazione di servizi, la de-permeabilizzazione e l'aumento delle superfici a verde alberate.
  • - Sviluppare progetti di riqualificazione dei margini urbani, integrati tra attività urbane e rurali.

Art. 29 Morfotipo della città produttiva e specialistica

Morfotipo T.P.S.1 Tessuto a proliferazione produttiva lineare

Descrizione e individuazione

Il morfotipo TR1 è connotato da funzioni produttive e commerciali localizzate in capannoni di medie e grandi dimensioni, secondo un processo anche per singoli lotti, lungo un'arteria stradale di scorrimento che funge da attrattore e svolge ruolo morfogenetico sia nella progressiva aggregazione che nelle geometrie insediative ed edilizie (orientamento degli affacci). É disposto lungo la via Pietro Calamandrei ed il raccordo autostradale, nel capoluogo, e su alcune radiali (la Casentina, la via Setteponti, la SR 71).

Obiettivi e direttive

  • - Riqualificare le strade-mercato e gli insediamenti produttivi lineari ricostruendo le relazioni urbanistiche, ambientali e paesaggistiche tra il tessuto produttivo e il territorio aperto e tra il tessuto produttivo e la città
  • - Preservare la continuità della rete ecologica e attuare interventi finalizzati alla sua ricostituzione
  • - Superare le barriere infrastrutturali con connessioni ciclabili e pedonali e mitigarle con cortine arboree
  • - Progettare il margine con il territorio aperto prevedendo interventi di qualificazione paesistica
  • - Provvedere alla messa in sicurezza della viabilità ed alla realizzazione di collegamenti ciclopedonali in sicurezza.

Morfotipo T.P.S.2 Tessuto a piattaforme produttive - commerciali - direzionali

Descrizione e individuazione

Il tessuto è localizzato solitamente in aree strategiche rispetto alla rete infrastrutturale (svincoli, raccordi, nodi di scambio intermodale) ed è caratterizzato da maglie stradali strutturate su un reticolo geometrico, posto spesso in netta discontinuità con il contesto all'intorno (tessuto urbano o territorio rurale che esso sia). Talvolta il tessuto TPS2 ingloba porzioni di tessuto residenziale con le quali non ha alcun tipo di relazione.

Piattaforme produttive che costituiscono i tessuti TPS2 sono individuati nel capoluogo lungo la circonvallazione e la parallela via Vico; vi sono poi le placche produttive dei centri esterni come San Zeno, Ceciliano, Quarata.

Obiettivi e direttive

  • - Riqualificare le piattaforme produttive ricostruendo o preservando e valorizzando le relazioni urbanistiche, ambientali e paesaggistiche tra il tessuto produttivo, il territorio aperto e la città
  • - Prevedere interventi di inserimento paesaggistico tramite il ridisegno dei margini, schermature, filari e barriere verdi, barriere antirumore
  • - Attrezzare ecologicamente le aree produttivo-commerciali-direzionali e riqualificare lo spazio aperto interno al tessuto produttivo con interventi di de-permeabilizzazione, sistemazione a verde e alberatura o altri di riqualificazione dello spazio non costruito
  • - Superare le barriere infrastrutturali con connessioni ciclabili e pedonali e mitigarle con cortine arboree

Morfotipo T.P.S.3 Insule specializzate

Descrizione e individuazione

Il morfotipo TPS3 si alterna nella prima corona di espansione del centro, all'interno della circonvallazione e sul margine orientale, in "insule" occupate dalle principali attrezzature urbane che sono state cos&igrave suddivise in sottotipi funzionali:

  • - TPS3.1: servizi scolastici di grande interesse, palasport, oratori e servizi connessi alla parrocchia;
  • - TPS3.2 complesso dell'Ospedale San Donato;
  • - TPS3.3 impianti sportivi scoperti, cittadella dello sport, parchi e giardini di rilievo;
  • - TPS3.4 aeroporto Molin Bianco.

Obiettivi e direttive

  • - Integrare le "insule specializzate" nei contesti urbani e rurali/naturali mediante interventi di inserimento e mitigazione paesaggistica
  • - Incrementare le superfici permeabili, in particolare nelle aree a parcheggio
  • - Superare le barriere infrastrutturali con connessioni ciclabili e pedonali e mitigarle con cortine arboree