Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 7 Le invarianti strutturali

1. Le invarianti strutturali identificano i caratteri specifici, i principi generativi e le regole che assicurano la tutela e la riproduzione delle componenti identitarie che qualificano il patrimonio territoriale.

2. Il Piano Strutturale, in conformità alle indicazioni del PIT/PPR, identifica e descrive nel territorio comunale quattro invarianti strutturali:

  • - Invariante I. I caratteri idrogeomorfologici dei bacini idrografici e dei sistemi morfogenetici;
  • - Invariante II. I caratteri ecosistemici del paesaggio;
  • - Invariante III. Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, urbani ed infrastrutturali;
  • - Invariante IV. I caratteri morfotipologici dei paesaggi rurali.

3. Il Piano Strutturale rappresenta le invarianti strutturali, verificando e precisando ad una scala di maggior dettaglio quanto indicato nel PIT/PPR negli Abachi delle Invarianti, nei seguenti elaborati:

  • - C1. Relazione di sintesi
  • - C3.1 Invariante I: Caratteri idro-geo-morfologici dei bacini idrografici e dei sistemi morfogenetici (scala 1:15.000 - 4 tavole)
  • - C3.2 Invariante II: Caratteri ecosistemici dei paesaggi (scala 1:15.000 - 4 tavole)
  • - C3.3 Invariante III: Carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, urbani e infrastrutturali (scala 1:15.000 - 4 tavole)
  • - C3.4 Invariante IV: Caratteri morfotipologici dei sistemi agroambientali dei paesaggi rurali (scala 1:15.000 - 4 tavole)

4. L'individuazione delle invarianti strutturali interessa l'intero territorio del Comune di Arezzo e, fatte salve diverse disposizioni della presente Disciplina, non costituiscono un vincolo di non modificabilità del bene ma il riferimento per definire le condizioni di trasformabilità.

5. Il Piano Strutturale persegue gli obiettivi generali indicati nella Disciplina del PIT-PPR per ciascuna invariante strutturale, come declinati e precisati alla scala locale.